domenica 30 gennaio 2011

Scienziati Italiani all’estero, una Gualdese in Inghilterra scopre un nuovo trattamento per il cancro che tiene sotto controllo le cellule tumorali.

LA NOTIZIA CHE VIENE RIPORTATA DA UNA DELLE NOSTRE ADDETTE STAMPA E' FIN TROPPO IMPORTANTE PER NON ESSERE PUBBLICIZZATA.
GRAZIE DAVVERO...


E’ il 13 Gennaio. Il Telegraph, importante testata Inglese, e la BBC, con tanto di intervista, danno la notizia strabiliante di una ricerca di un team dell’Università di Nottingham, pubblicata dalla prestigiosa rivista internazionale the Journal Molecular Cancer: La Dr.ssa Cinzia Allegrucci è in prima linea nella scoperta di una modalità di trasformare cellule maligne in benigne, bloccando la loro diffusione nell’organismo.
Normalmente la divisione cellulare è controllata da geni specifici che uccidono o distruggono le cellule danneggiate, ma nel cancro il processo di “pulizia” dalle cellule malate non funziona correttamente perchè i geni naturali soppressori del cancro, che possiamo per semplicità immaginare come interruttori, sono spenti, disattivati dalla malattia. L’ approccio rivoluzionario funziona nel riaccendere questo interruttore utilizzando proteine estratte dalla salamandra.
Nel 100% dei test eseguiti sugli animali (doveroso impiego per arrivare all’uomo secondo la normativa internazionale) l’iniezione di queste proteine blocca lo sviluppo del cancro ed il suo diffondersi nell’organismo ed ora si spera che una Compagnia Farmaceutica sia presto interessata al suo sviluppo sull’uomo.
L’ufficiale scientifico della “ Ricerca sul Cancro Britannica” fa sapere che questa importante scoperta porterà a nuovi trattamenti anti cancro che utilizzeranno come tecnica la “riprogrammazione” delle cellule tumorali in benigne.
Vorrei che tutti voi siate uniti con me nell’ esprimere con orgoglio tutto l’apprezzamento e la gratitudine possibile a questa giovane dottoressa gualdese, con la speranza di veder proseguita e sviluppata la sua ricerca. Attualmente Cinzia è Professore Associato di Farmacologia alla facoltà di Medicina dell’Università di Nottingham e specializzata in biologia cellulare e genetica molecolare.
Con la forza della conoscenza, la sua tenacia, la sua caparbietà nel voler vedere realizzato un sogno, non intravedendo sbocchi nel mondo Universitario Italiano, si è specializzata lavorando a Boston, Stoccolma e poi a Nottingham.
I primi anni sono da ricercatore, ma in qualità di Professore Cinzia ha il suo gruppo di Ricerca e l’Università di Nottingham le approva il suo progetto di Ricerca. In una lettera del 2008 scrive queste parole : “Finalmente ce l'ho fatta. Ho vinto un posto qui all'Universita' di Nottingham. Ancora non ci posso credere,potro' avere un gruppo di ricerca tutto mio e finalmente lavorero' su quello che voglio. Con la morte di Monica ho fatto una promessa a me stessa....ce l'avrei fatta un giorno a lavorare nella ricerca sul cancro e questo e' quello che faro'. Ho presentato un progetto sul ruolo delle cellule staminali nel cancro e sono cosi' entusiasta che sia piaciuto…!”
Oggi questa notizia è anche per la nostra cara amica Monica Bartoccioni, scomparsa sul fiore degli anni per una malattia incurabile.
Nel caos completo in cui vive il nostro paese la forza della conoscenza irrompe, alimenta aspettative individuali e collettive e provvede allo sviluppo reale e concreto di un paese che purtroppo non è il nostro, ma l’Inghilterra.
E’ vero che certe scoperte hanno significati globali, ma mi spiace pensare che per tanti nostri scienziati italiani non ci sia il degno spazio che invece è riservato alla mediocrità, all’assenza di talenti, alla volgarità e ci vorrebbero illudere che fiumi di denaro possano invece scorrere solo per pura generosità.
Grazie Cinzia, sei tutti noi, continua così!

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