giovedì 22 marzo 2012

LA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA FESTEGGIATA CON L'ALLARME SICCITA'



Nella giornata mondiale dell'acqua del 22 marzo è triste leggere da alcuni quotidiani locali lo stato di siccità che sta attanagliando le sorgenti umbre comprese quelle di Gualdo Tadino(PUR SENZA SAPERE NULLA DA CHI DI DOVERE!!!) Ad esempio la sorgente di Vaccara ha raggiunto il livello di 161 litri al secondo contro i 330 di marzo dell'anno scorso. La scarsità di pioggia di questo ultimo anno, malgrado la copiosa nevicata dello scorso febbraio, hanno ridotto ai minimi storici le sorgenti a tal punto che Umbra Acque ha dichiarato che per far fronte all'emergenza dovrà pompare più in profondità l'acqua con un maggior dispendio di energia e dunque di soldi per i cittadini. La piovosità è talmente ridotta da mettere a rischio in realtà non solo l'Umbria ma l'intera Europa occidentale e quindi non è certamente da imputare al cittadino ma a fenomeni metereologici quanto sta accadendo. Ma a pagare le conseguenze sarà sempre quest'ultimo perché anziché approfittare del momento di crisi per rivedere seriamente tutte le nostre abitudini quotidiane e adattarci consumando e sprecando meno, dal cittadino all'industria passando per l'agricoltura, si preferisce consumare allo stesso modo ma attingere alle riserve più profonde e monetizzare tali pratiche. Ma questa soluzione a noi non sembra in grado di risolvere in sostanza il problema siccità anzi rischia soltanto di aggravarlo e di incrementare una morsa economica sui cittadini già in difficoltà. Esattamente come avviene in economia. In questa giornata vogliamo riflettere anche su quanto accaduto a Marsiglia dove dal 12 al 17 marzo 2012 si è svolto il VI Forum Mondiale sull'acqua (FME) organizzato dal Governo Francese e dal Consiglio Mondiale dell’Acqua, organismo privato presieduto dalle multinazionali del settore e dalla Banca Mondiale. Questo evento ha visto coinvolti le principali società private di gestione delle risorse idriche, autorità provenienti da tutto il mondo, organizzazioni non governative e comitati cittadini ed è stato affiancato dal Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua (FAME) che rappresenta per l'appunto l'alternativa alla pretesa di far soldi sull'acqua. Il FAME è costituito dai movimenti della società civile che lottano da anni per la conservazione, la tutela e la gestione della risorsa “acqua” da parte dei cittadini. La loro attività non si limita soltanto a manifestare ma ha raggiunto l'elaborazione di proposte valide sia durante incontri specifici (Forum Alternativo di Firenze del 2003 e di Ginevra del 2005, Alterforum di Città del Messico nel 2006 o di Istanbul nel 2009), sia nell’ambito dei Forum Sociali Mondiali, come a Porto Alegre, Caracas, Nairobi o Betlemme, durante i quali ha preso origine un movimento per la riappropriazione dell’acqua come bene comune dell’umanità. Nessuno ne avrà sentito probabilmente parlare perché la televisione e i giornali non danno sufficiente spazio a queste notizie meno accattivanti di omicidi, stupri, rapine o tragedie del mare. Non che queste ultime siano notizie “minori” tutt'altro, ma forse meritano di essere giudicate e discusse nei luoghi appropriati legittimati al pronunciamento di condanne esemplari e non lasciate in pasto a presentatori TV, all'esperto criminologo di turno o all'opinione pubblica. In questo modo nessuno è potuto venire a conoscenza di eventi in cui si decide letteralmente delle nostre vite a nostra insaputa o di notizie comunque su cui riflettere quali la rinuncia del presidente francese Nicolas Sarkozy di presiedere l'inaugurare del FME. Forse in pochi avranno appreso durante il TG domenicale che Papa Benedetto VI ha lanciato l'appello all'indomani della chiusura di questo evento «di garantire per tutti un accesso equo, sicuro e adeguato all’acqua» - promuovendo così «i diritti alla vita e alla nutrizione di ogni essere umano e un uso responsabile e solidale dei beni della terra, a beneficio delle generazioni presenti e future». E questo ci permette, nel giorno di festa per l'acqua, di dare alle nostre battaglie una legittimità addirittura spirituale. Il fatto poi che a Marsiglia sia scesa in campo la contestazione alternativa dove la gente comune mondiale ha espresso “la sua volontà di fermare la privatizzazione dell’acqua e ottenere il riconoscimento che l’acqua è un diritto” ci da forza per andare avanti e non arrenderci anche qui nel nostro territorio. Nel giorno della festa dell'acqua vogliamo ricordare i duri attacchi inferti a Umbra Acque dal Comitato attraverso il nostro rifiuto all'ingiusto pagamento del deposito cauzionale lanciato nel 2008 così come il sostegno a quanto espresso dopo il voto referendario dell'anno scorso e cioè fuori i profitti e i privati dall'acqua pubblica e dunque sposare la campagna di “obbedienza civile” per riconteggiare le bollette. Oggi vogliamo anche ribadire le nostre preoccupazioni circa la gestione del bene comune anche a Gualdo Tadino con riferimento a quanto abbiamo denunciato circa il mancato approvvigionamento di acqua potabile alla frazione Cerasa che si perpetua nell'indifferenza da anni. In questa crisi di acqua preoccupante e nel giorno della sua festa ci soffermiamo anche a riflettere su una altra questione che attanaglia i nostri cuori di gualdesi e le nostre menti: il destino delle Fonti della Rocchetta. La sorgente storica è fuori dubbio stremata dagli attingimenti forzati e in più è stata, per ragioni di pubblica sicurezza, abbandonata a se stessa in attesa di chissà quali salvifici provvedimenti. Ci chiediamo come sarà fronteggiata quest'anno l'emergenza idrica (ormai ufficializzata) e soprattutto come sarà conciliata l'esigenza dei cittadini con quella insaziabile di un'azienda che più imbottiglia e più guadagna a prescindere da qualunque siccità, senza imporgli ingiusti trattamenti rispetto al famoso ospite come accaduto negli anni scorsi e quindi parafrasando uno slogan del Forum, durante l'emergenza idrica 2012 sarà Gualdo Tadino capace di dar da bere alle 15000 persone e più che ci abitano??
Tanti Auguri Acqua dal Comitato pro Acqua Gualdo!!!

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