lunedì 21 maggio 2012

RISPOSTA ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE PAOLA GRAMACCIA...

A precisazione di quanto affermato dal nostro Assessore all'Ambiente, il Comitato non voleva denigrare l'operato del Polo Museale di cui conosce, ammira e apprezza professionalità serietà e capacità con cui ha saputo fare grande il nome di Gualdo Tadino. Non mettiamo in dubbio alcuno la capacità di fare didattica di tutto il personale ma semmai quanto viene proposto e soprattutto quanto viene lasciato sempre passare tra contraddizioni e imprecisioni varie. In questo caso l'imprecisione con cui è stato annunciato il famoso laboratorio o percorso ha fatto sobbalzare cittadini riuniti in comitati o non per la visita a Fonti interdette, per garantire la pubblica incolumità, ormai da mesi. Poi la puntuale ma successiva precisazione che non si andava alla fonte rocchetta ma a Santo Marzio e' arrivata dopo il nostro comunicato stampa!!!quando ormai all'occhio vigile di TUTTI i cittadini non è sfuggita né la gaffe iniziale ne lo scivolamento sugli specchi seguente. Altra precisazione sempre necessaria è che la nostra non è una gratuita polemica ma è ogni volta proficua e costruttiva tant'è vero che ne è scaturita una dovuta e necessaria precisazione da parte sua su quanto era mancante allo stato originario nella divulgazione del laboratorio. Ci pare invece realmente gratuita tutta la sviolinata agli operatori del Polo, che ripetiamo non sono mai messi in dubbio, mirata a far apparire un essere colti in flagranza di reato come la solita polemica di quel comitato rompi scatole che non sa riconoscere i meriti di un museo funzionante. Ebbene il tentativo è fallito e ribadiamo la nostra assoluta riconoscenza a quanto di indiscutibilmente buono viene fatto dal Polo. Ciò che contestiamo è la scelta, che come ribadito nel precedente comunicato, viene ciecamente appoggiata e lasciata passare, di educare i nostri figli non al rispetto e tutela dei beni comuni ma soltanto ad evidenziare il loro sfruttamento commerciale. E non ci tocca minimamente il giro di parole con cui si vuol far passare per buono ciò che buono non è. Abbiamo stima e ammirazione per tantissimi insegnanti gualdesi in pensione e non che ci hanno insegnato dalle elementari alle superiori il rispetto della vita, di noi e degli altri. Ci hanno trasmesso, tra un concetto e l'altro, l'amore per la Natura e la condivisone dei beni e non la loro distruzione. Ci hanno detto di guardare oltre le apparenze e di portare avanti con convinzione e pace i nostri ideali quelli sani, quelli giusti che pure loro ci insegnavano tra i banchi di scuola. Ma mai a nessuno di loro, ce lo consenta di dire maestra, ci ha detto che la storia non si cambia anzi ci hanno detto che quest'ultima pur tra corsi e ricorsi può e deve cambiare; lo stesso Cosmo è ormai dai più accettato è in divenire e non staticamente fermo all'epoca del Bing Bang. L'avrà pure lei constatato probabilmente nel corso della sua vita perchè sarà pure lei cambiata negli anni e lo saprà pure lei che esiste il concetto di evoluzione che ha fatto si che dalla vita acquatica sia nata quella terrestre in miliardi di anni. Questa è storia: la storia dell'umanità che si evoluta ed è cambiata nei secoli! A noi non sfugge nulla ne i numeri del Polo ne le disattenzioni di approssimati comunicati che continuano a propinare lo stesso obsoleto e inutile modo di insegnare l'acqua agli studenti tra polemiche (quelli si gratuite perché fini a se stesse) e chiusura di occhi. Non ci interessa che siccome la Regione ha proposto 36 anni fa dei percorsi bisogna accettarli e rispettarli senza discutere. Ecco proprio perché la storia grazie a Dio cambia e cambierà sempre crediamo che sia giunto il momento di abbandonare il vecchio per il nuovo perché la storia di Gualdo, la cultura, la gente, il pensiero è CAMBIATO (se ne deve fare una ragione) e deve cambiare anche il modo di fare didattica e di insegnare concetti che forse nel 1976 non erano nemmeno stati concepiti o forse erano ancora in una fase embrionale. L'inquinamento dei beni comuni naturali è infatti un concetto venuto all'attenzione dell'opinione pubblica proprio negli anni '70 per trovare nei giorni di oggi una sua definizione scientifica e l'interazione con la salute umana così come è noto a tutti. Ciò che poteva andare bene nel 1976 ora non va più bene e deve essere rivisto e riadattato perché così va il mondo fin dal Bing Bang! Oggi nel 2012, come ci insegna per l'appunto la storia, non ci possiamo più permettere di giocare con beni comuni limitati e non rinnovabili lasciandoli oltretutto nelle mani di pochi opportunisti per i loro affari: pensiamo che si dovrebbero ripassare questi basilari concetti prima di intraprendere iniziative didattiche di qualunque tipo e sottolineare le gratuite polemiche!!!
Questo si doveva...
COMITATO PRO ACQUA GUALDO

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