martedì 29 dicembre 2009

"ASSURDITA' IN CONSIGLIO COMUNALE MA ANDIAMO AVANTI CON LA RACCOLTA FIRME CONVINTI CHE LA GENTE VADA ASCOLTATA"

Ieri si e’ persa un’altra occasione per il comune di Gualdo Tadino di
preservare il carattere pubblico dell’acqua.
I cittadini Gualdesi si spera siano particolarmente sensibili al tema
della lotta contro la privatizzazione del servizio idrico integrato,perche continueremo diritti con fermezza su’ questo nostro prossimo obbiettivo.
In questi anni sono state numerose le manifestazioni organizzate per impedire la mercificazione dell’acqua e chiedere una gestione pubblica efficiente e trasparente infatti in Umbria il forum regionale aveva anche raccolto diverse firme in tal senso.
Per questo come comitato siamo oggi insoddisfatti e amareggiati delle determinazioni del Consiglio comunale di ieri.(28-12-09)
Abbiamo condotto e continueremo con determinazione una battaglia di civiltà per la vita dei cittadini e delle future generazioni pertanto ci impegneremo semre di piu’ per la difesa dei beni comuni e di un diritto sacrosanto dell’umanità qual’è l’acqua.
Il Comitato Pro Acqua Gualdo che in questi anni ha difeso l’acqua da cattive ed irresponsabili pratiche di gestione, da
inquinamenti e spreco si sente percio' veramente indignato da quest’ennesima figuraccia del consiglio comunale,dato per lo piu’ che nel programma elettorale di questa nuova amministrazione veniva elencato il bene acqua come “ruolo centrale dei comuni”.
Continueremo ancora piu’ convinti con la nostra raccolta firme per modificare lo statuto comunale e affidare l’acquedotto direttamente al comune o ad un consorzio di comuni e nello stesso tempo venga sancito
che il nostro servizio idrico diventi privo di rilevanza
economica!!! convinti e speranzosi che si ascolti la gente e che la si tuteli!!!

chiederemo inoltre che:

-il Presidente della Regione faccia ricorso
alla Corte Costituzionale contro il Decreto Governativo 135/09 articolo 15 per
contrastare la privatizzazione anche in campo nazionale;
-negli statuti comunali e provinciali venga scritto che l’acqua è un diritto umano e che i che i servizi idrici siano privi di rilevanza economica
-si arrivi ad un assetto di governo dell’acqua regionale coerente
nel quale sia garantita la partecipazione
cittadina ed associativa come chiediamo da anni per costruire una
gestione veramente pubblica, trasparente ed efficiente solo ed esclusivamente al servizio di noi cittadini.

IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

venerdì 18 dicembre 2009

COMUNICATO STAMPA DI RISPOSTA AL P.R.C

NESSUNO STRUMENTALIZZI LA REALTA' DEI FATTI COME GIA' SUCCESSO SUL POST "L'ACQUA NON C'E' PIU'"PETIZIONE PER AFFIDARE L'ACQUEDOTTO DIRETTAMENTE AL COMUNE" ALTRIMENTI CI VEDREMO COSTRETTI A DISABILITARE I COMMENTI. IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO SI E' DA SEMPRE CONTRADDISTINTO PER LA SUA APARTITICITA', PERTANTO CHI VUOLE FARE "POLITICA" SI RICORDI CHE QUESTO NON E' IL SITO INDICATO, TUTTO CIO' PER PREMESSA, QUANDO POI COME IN QUESTO CASO, SI VIENE CHIAMATI IN CAUSA CI RISERVIAMO NATURALMENTE DI RISPONDERE.GRAZIE.

Ci ha chiamato in causa il P.R.C. PROPONENDO UNA RACCOLTA FIRME CONTRO IL DECRETO RONCHI(che privatizza l'acqua) in piu' si richiede la costituzione di un comitato unitario locale per preservare il diritto di tutti all'acqua,il comitato pro acqua sta' facendo una petizione dal 23 di novembre scorso in tal senso (che poi verra' presentata in comune per poter modificare lo statuto comunale e affidare l'acquedotto direttamente al comune oppure ad un'azienda di diritto pubblico come per esempio un consorzio,) pertanto siamo in linea con la raccolta firme presentata dal P.R.C. e sosterremo qualsiasi altra iniziativa di qualunque altra forza politica e non, a riguardo di tale provvedimento.(ricordiamo sempre e comunque di essere un comitato APARTITICO,e di questo ne andiamo FIERI),NOI NON ABBIAMO MAI CHIAMATO NESSUN PARTITO,E' STATO INVECE FATTO IL CONTRARIO,CIOE' MOLTI PARTITI "PRIMA" DELLE ELEZIONI DI APRILE CI HANNO VOLUTO FAR CONOSCERE I LORO PROGRAMMI E LE LORO PROMESSE PRE VOTO,
Ritornando alla richiesta di P.R.C non siamo comunque categoricamente d'accordo sulla costituzione di un ennesimo comitato che creerebbe soltanto confusione, ci sembra che il nostro comitato sia stato all'altezza di tutte le componenti inerenti all'acqua a 360 gradi e vede simile costituzione come uno screditare il lavoro fatto fin ora dallo stesso(vedi il bel successo sul deposito cauzionale,p.t.a,rimborsi,petizioni,istanze alle autorita' competenti in atto,ecc. ecc)

Ricordiamo al P.R.C che fin dalla nostra nascita abbiamo portato avanti tali pensieri, non soltanto da oggi!!! e non per speculare o andar contro alla politica attuale o di domani,ma perche e' e sara' sempre un nostro credo!!!
Per questo siamo sempre piu' convinti che:

- l’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi
- l’acqua costituisce pertanto un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile che appartiene a tutti
- il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere di proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico
- l’accesso all’acqua, ora alla luce dell’attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta:
- una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale;
- una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale.

Il comitato pro acqua gualdo

mercoledì 2 dicembre 2009

"ASSEMBLEA ATI 1 E 2 A RIGUARDO DEL DEPOSITO CAUZIONALE"

IN DATA 30 NOVEMBRE SCORSO SI E' SVOLTA A PERUGIA L'ASSEMBLEA UNICA DEGLI ATI 1 E 2 A RIGUARDO DEL DEPOSITO CAUZIONALE,INTANTO PRECISIAMO AI CITTADINI CHE IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO E' STATO IL PRIMO A PROTESTARE IN UMBRIA CONTRO QUESTO PROVVEDIMENTO,PROSEGUENDO CON LA RACCOLTA FIRME E L'ISTANZA ALLE AUTORITA' COMPETENTI,QUESTO NON PER UN VANTO MA SEMPLICEMENTE PER FAR CAPIRE ALLA POPOLAZIONE CHE QUESTI INCONTRI DELL'ATI SE NESSUNO FOSSE INTERVENUTO NATURALMENTE NON SI SAREBBERO SVOLTI!!! MOTIVI QUESTI CHE HANNO PORTATO ALLE DECISIONI DI LUNEDI SCORSO,QUANDO SI CREDE FERMAMENTE CHE CI POSSA ESSERE QUALCHE DANNO AGGIUNTO AI CITTADINI CI SI DEVE MOBILITARE, ALTRIMENTI COME IN QUESTO CASO,TUTTI IN SILENZIO SI PAGAVA E FINIVA LI,QUESTA E' COMUNQUE GIA' UNA VITTORIA,RITORNANDO ALL'INCONTRO DEI DELEGATI SINDACI CON UMBRA ACQUE, E' VERO SI SONO APPORTATE DELLE MODIFICHE AL REGOLAMENTO CHE SEMBREREBBERO CORRETTE IN SINTESI SI E' DECISO CHE "Il pagamento del deposito cauzionale continuerà ad essere richiesto dal gestore Umbra Acque ai nuovi utenti, mentre l’adeguamento dello stesso deposito cauzionale verrà applicato solamente agli utenti che non abbiano provveduto nell’ultimo biennio al pagamento delle fatture di consumo con regolarità e puntualità, ovvero nel termine di 10 giorni dalla scadenza riportata in bolletta." NON E' IL MASSIMO, MA PAGHERA'L'ADEGUAMENTO AL DEPOSITO SOLO CHI MOROSO,CHI E' IN REGOLA NON PAGHERA' PIU' NULLA!!! INDIPENDENTEMENTE SE SI PAGHI CON BOLLETTINO O ACCREDITO BANCARIO,"MA PRIMA DI CANTARE QUESTA BENEDETTA VITTORIA" CI RISERVIAMO TUTTAVIA DI LEGGERE CODESTO REGOLAMENTO(CI VERRA'INVIATO DALL'ATI 1 TRA QUALCHE SETTIMANA)NELLA SUA TOTALITA' PER POI DARE UN GIUDIZIO DEFINITIVO.

BRUNETTI ALESSANDRO

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

lunedì 23 novembre 2009

"L'ACQUA NON C'E' PIU'"!!!PETIZIONE PER AFFIDARE L'ACQUEDOTTO DIRETTAMENTE AL COMUNE"

In questi giorni il parlamento ha approvato una legge che obbliga tutte le aziende che curano i nostri acquedotti a vendersi al miglior offerente. E’ una grande, vergognosa svendita dei nostri beni più preziosi, le aziende che i nostri padri e nonni hanno contribuito nel dopoguerra a costruire. Ma mettere l’acqua in mano ai privati significa soprattutto mettere in mano a pochi un bene comune, necessario alla vita, necessario alla dignità di una città. Significa privatizzare un diritto. Il tuo diritto. Quello dei tuoi familiari. Vi immaginate cosa potrebbe succedere se l’acqua del rubinetto fosse equiparata al gas, all’elettricità, o a una linea telefonica, e fosse venduta a prezzi sempre più alti(COME IN PARTE GIA’ STA SUCCEDENDO) e venisse, magari, negata a un cittadino perché moroso nei confronti del gestore che eroga il servizio idrico???
L’acqua è un “monopolio naturale”: significa che non si può fare vera concorrenza negli acquedotti.
Lo capisce anche un bambino: nessuno può mettersi tre rubinetti in casa e poi scegliere il migliore. Il famoso “mercato” non è la risposta: non risolve i problemi, li crea. Approfondisce le differenze tra ricchi e poveri, non li avvicina.
Alcune aziende pubbliche in Italia funzionano male: ma regalarle tutte ai privati non significa salvarle, significa cadere dalla padella nella brace.
Tutte le privatizzazioni attuate in Italia nel settore dell’acqua sono state dei disastri: bollette carissime, acqua cattiva e non controllata, reti colabrodo senza manutenzione, comuni e sindaci che non hanno più il potere di intervenire, MA E’ NORMALE L’AZIENDA PRIVATA FA’ I SUOI INTERESSI.
E noi invece privatizziamo per legge: un grande regalo alle multinazionali e, in gran parte del sud Italia, alla mafia. Ma non dovevamo combatterla, la mafia? Invece le aziende che forniscono servizi ai cittadini vanno rimesse nelle mani dei consigli comunali, delle persone che eleggiamo, non di “grandi manager” che una volta nominati trasformano l’azienda in un feudo.
Il modo per evitare di privatizzare c’è ed è semplice: bisogna volerlo, però. Tutti assieme, senza dividerci politicamente, TUTTI UNITI pensando alla nostra esistenza e a quella dei nostri figli.
Basta modificare lo statuto comunale e affidare l’acquedotto O DIRETTAMENTE AL COMUNE OPPURE ad un’azienda di diritto pubblico (come un consorzio, ad esempio).

Facciamolo anche a Gualdo Tadino!

Se sei d’accordo, scrivici: comitatoproacqua@libero.it Ti informeremo delle date e degli orari dei banchetti ai quali potrai firmare oppure ti indicheremo le tante associazioni che ci sostengono e potrai firmare presso di loro.(i fogli per firmare sono comunque a disposizione della popolazione anche nei bar: paciotti,road house,giardini,fortuna caffe',tadinum e presso il siri store)
Aiutaci, l’acqua è di tutti. E’ anche la tua. Tientela stretta

P.S. DA NON CONFONDERE CON ALTRE RACCOLTE FIRME PRIMA DI FIRMARE CHIEDETE(E LEGGETE) BENE DI COSA SI TRATTA, IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO E' L'UNICO(LOCALMENTE) A CHIEDERE UNA SIMILE SOTTOSCRIZIONE.

Comitato Pro Acqua Gualdo

mercoledì 18 novembre 2009

"Acqua ai privati: la fiducia passa alla Camera con 320 sì e 270 no"

Il provvedimento è definitivo!!!
La Camera dice sì alla privatizzazione dell'acqua potabile. Dopo l'approvazione avvenuta in Senato, il sì dei deputati alla fiducia posta dal governo, licenzia definitivamente il provvedimento con 320 sì e 270 no.
Già annunciato un referendum da parte di numerose associazioni dei consumatori e ambientaliste.
Alla Camera è in corso il voto di fiducia per l'appello nominale. Vi immaginate cosa potrebbe succedere se l’acqua del rubinetto fosse equiparata al gas, all’elettricità, o a una linea telefonica, e fosse venduta a prezzi sempre più alti e venisse, magari, negata a un cittadino perché moroso nei confronti del gestore che eroga il servizio idrico???
Sembra uno scenario paradossale eppure è quello che potrebbe succedere nel giro di poco tempo.
La norma che apre la strada alla privatizzazione del bene più prezioso al mondo apre scenari veramenti paurosi, il Comitato Pro Acqua si affianchera' in maniera inequivoca alle decisioni che prendera' il forum italiano,intanto l'associazione Federcontribuenti annuncia lo sciopero fiscale, e ci delude un po'l'Antitrust che si esprime in senso positivo.


"Positivo, ma serve un'autorità di controllo"
"Mi sembra un buon provvedimento", ha dichiarato Antonio Catricalà, presidente dell'Autorità di garanzia per la concorrenza e il mercato, "l'acqua rimarrà un bene pubblico ma il servizio finalmente viene liberalizzato, il che non vuol dire necessariamente privatizzato, ma che si apre ai privati la possibilità di esercizio in questo servizio essenziale". Sul rischio di un aumento delle tariffe ha aggiunto: "è una preoccupazione che condivido se non ci sarà il controllo e la verifica da parte di un'autorità indipendente: se invece sarà chiaro di chi sarà la responsabilità - ha concluso Catricalà - spero che queste preoccupazioni possano rivelarsi infondate".


Federcontribuenti: "Pronti allo sciopero fiscale"
"Se sarà approvata la norma sulla privatizzazione dell’acqua, lanceremo una campagna nazionale per l’autoriduzione delle imposte da pagare con la prossima dichiarazione dei redditi", è quanto ha dichiarato Carmelo Finocchiaro, presidente di Federcontribuenti in relazione a ciò che sta avvenendo in Parlamento. "Alla Camera se verrà approvata questa norma, si consuma lo stravolgimento dei principi costituzionali e dei diritti universali inviolabili per ogni essere umano", aggiunge il presidente Finocchiaro, "ci impegneremo a fondo per lo sciopero fiscale e l’autoriduzione delle imposte da pagare. Un atto di legittima difesa".
Federconsumatori e Adusbef: "Atteggiamento irresponsabile"
Anche le associazioni dei consumatori si oppongono al provvedimento. "Ci opporremo in maniera molto determinata a tale operazione", dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, "e metteremo in campo tutte le iniziative in nostro potere perchè tale misura non diventi operativa, a partire dalla raccolta di firme per un referendum abrogativo". E aggiungono all'unisono: "Trattare il tema dell'acqua così come si sta facendo in questi giorni in Parlamento è francamente irresponsabile. Non vi è solo una questione di metodo, per cui si intende liquidare alla svelta la questione anche attraverso ipotetici voti di fiducia, ma vi sono anche questioni di merito assai rilevanti. Prima fra tutte la decisione di privatizzare in termini definitivi e tassativi la gestione del servizio idrico, passando cioè da un monopolio naturale a un monopolio privato, senza poter contare, in questo modo, sulla concorrenza di mercato e, secondo l'esperienza che nel Paese già si è fatta, determinando maggiori tariffe per questo servizio". "La seconda questione - concludono Federconsumatori e Adusbef - è che tale legge espropria i poteri degli enti locali in merito al servizio idrico".


Cittadinanzattiva: "L'acqua non è una merce"
Della stessa idea anche Cittadinanzattiva. "Piuttosto che un frettoloso decreto legge - sollecita Teresa Petrangolini - si avvii un serio iter parlamentare sulla riforma del servizio idrico con alcuni punti fermi: acqua bene pubblico e non merce, diritto all'accesso minimo garantito, divieto di spreco, coinvolgimento delle associazioni dei consumatori e degli stessi cittadini nella determinazione e nel controllo degli standard di funzionamento del servizio, come peraltro previsto dal comma 461 della Finanziaria 2008".



La partita non è ancora chiusa!
“La norma sancirà la totale privatizzazione dell’acqua”, spiega a il salvagente.it Paolo Carsetti, segretario del Forum italiano dei movimenti per l’acqua. E precisa: “Con questo provvedimento si stabilisce che ogni servizio pubblico di rilevanza economica deve essere ceduto a una società privata o a un ente misto, pubblico e privato, che preveda la partecipazione privata almeno al 40%”.


La Puglia prende un'altra strada
L’acqua, però, non è una merce e in nessuna legge in vigore in Italia viene definita un servizio “di rilevanza economica”. Questo significa che nella norma per la privatizzazione dell’acqua esiste una smagliatura, un buco che in futuro potrebbe permettere agli enti locali di mantenere la gestione dei servizi idrici, purché vengano varate norme in cui si stabilisce che l’erogazione dell’acqua non è un servizio di “rilevanza economica”.
In questa direzione si è già mossa la Regione Puglia. Il 20 ottobre scorso, infatti, è stata approvata una delibera che ribadisce il regime pubblico, e non privato, dell’acquedotto pugliese, il più grande d’Europa.

giovedì 5 novembre 2009

"CONTRO IL FLOP DELLA PRIVATIZZAZIONE"


“Oggi in Senato (5 novembre) e’ stata resa obbligatoria LA PRIVATIZZAZIONE della gestione dell'acqua” una scelta che va contro l'interesse dei cittadini e che non è dettata da nessuna norma europea.
L'acqua è un bene comune non è una merce e in base alla Costituzione la titolarità della sua gestione è in capo alle Regioni e agli enti locali.
Prevedere non la possibilità, ma l'obbligo entro 1 anno, di affidare a privati la gestione dei servizi pubblici vuol dire espropriare Regioni e Comuni del diritto e dovere di amministrare l'uso dell'acqua nell'interesse della comunità.Questo gesto apre la strada ad un vero e propio monopolio privato dell'acqua che va’ verso un’unica direzione e cioe’: “nelle mani delle multinazionali".
Questo vuol dire che l’affidamento di questi servizi avverrà solo attraverso gara pubblica, vuol dire che i comuni non possono detenere più del 30% del capitale societario e che per averlo dovranno mettere a gara le azioni di cui oggi sono già proprietari per poi, magari attraverso prestiti bancari, cercare di riprendersele.
Quindi si e’ deciso che si può generare profitto anche dal servizio idrico, che il consenso mondiale ha definito ESSENZIALE. Follia totale!!!!
I numeri parlano da soli.
Quali danni provocherà quest’ulteriore sferzata di privatizzazione dell’acqua?
Partendo dal concetto che il privato deve fare profitti e che i profitti si fanno a discapito degli investimenti, riducendo il costo del lavoro e alzando le tariffe, i dati dicono che dal 1994 al 2005 sono stati utilizzati 700 milioni di euro come investimenti sulla rete idrica a fronte dei 2 miliardi di euro investiti nei 10 anni precedenti.
Quasi il 50% degli investimenti previsti nel 2008 non è stato ancora realizzato. Le tariffe aumentano in modo esponenziale, anche fino al 300% (vedi Arezzo e Latina).
Se fino ad oggi, in questo settore, si è riusciti a contenere i livelli occupazionali , con questa ulteriore privatizzazione inizierà, come già successo nel settore elettrico e delle telecomunicazioni, un massiccio intervento a suon di mobilità, esodi agevolati, prepensionamenti e qualsiasi altra forma di licenziamento.
Ora il tutto dovrà passare attraverso il voto alla Camera. E se lì non ci saranno variazioni sostanziali, possiamo sicuramente affermare che verrà calpestata definitivamente ogni forma di democrazia locale.
Ripetiamo,sono i Consigli Comunali che devono stabilire se un servizio pubblico locale ha oppure no rilevanza economica e questo lo hanno stabilito anche dei giuristi e la Corte dei Conti della Lombardia.
Decine e decine di Comuni hanno già inserito nei loro statuti la dichiarazione che l’acqua è un bene privo di rilevanza economica.
A Parigi a partire dal prossimo gennaio, la produzione, il trattamento e la distribuzione dell’acqua verranno affidati ad una società pubblica, la municipalizzata Eau de Paris, estromettendo così Suez e Veolia due dei maggiori colossi multinazionali privati.
LO VIVIAMO SULLA NOSTRA PELLE CHE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA IN ITALIA CONTINUA A STUPIRE PER INEFFICENZA RINCARI E SPERPERI!!! (VEDI ACQUA LATINA IL RISULTATO DELLA PRIVATIZZAZIONE E' STATO: BOLLETTE SEMPRE PIU' CARE E UN INDEBITAMENTO TRIPLICATO A 183,4 MILIONI DI EURO CHE NATURALMENTE RICADRANNO SUI CITTADINI.)
“L'onda del popolo dell'acqua non si arresta e l'indignazione per quanto approvato oggi cresce!!!”

IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO INVITA TUTTI A FIRMARE LA PETIZIONE ONLINE “SALVA L'ACQUA” PROMOSSA DAL "FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA".

IL DIRETTIVO DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

Per riscontro e contatti sulla petizione:
Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org

sabato 31 ottobre 2009

"DOMANDA PER RIDETERMINARE L'IMPORTO FATTURATO IN BOLLETTA PER CHI NON USUFRUISCE DELLA PUBBLICA FOGNATURA"



"IMPORTANTISSIMO" Il Comitato Pro Acqua Gualdo porta a conoscenza della popolazione la possibilità di chiedere il rimborso degli oneri di fognatura e depurazione presenti in Bolletta per coloro che non sono allacciati a tale servizio.
La presente domanda deve essere fatta da chi non usufruisce della pubblica fognatura (acque chiare e scure) e il modulo per la richiesta, da inviare con raccomandata e ricevuta di ritorno, lo potrete scaricare dal blog del Comitato o richiederlo per email(comitatoproacqua@libero.it)
Si informa l’eventuale utenza che intende chiedere la rideterminazione per il rimborso che Umbra Acque spa farà un sopralluogo di verifica.

martedì 27 ottobre 2009

"DELEGAZIONE TERNANA A VEDELAGO" BRAVI VERAMENTE!!!




Il 23 maggio scorso avevamo promosso un convegno(Trattamento dei rifiuti:
un problema o un'occasione di risorse?)e tra gli altri erano intervenuti il Dottor Giovanni Vantaggi(Referente per l’Umbria Associazione Medici per l’Ambiente ISDE ITALIA)la Dottoressa Carla Poli (Amm. Delegato Centro Riciclo Vedelago)e gli amici di Terni non si sono fatti sfuggire quest'occasione!!!
sono andati in quel di Vedelago con intenzioni serie a quanto si legge.
siamo felici di essere stati di supporto alla Provincia di Terni ma siamo altresi molto delusi nel non vedere che nessun comune della nostra Provincia abbia colto un'occasione di lavoro cosi importante e non solo, ma oltretutto il progetto racchiude in se' una prerogativa importantissima,quella di avere un impatto ambientale zero!!!

"DI NUOVO NOSTRE OSSERVAZIONI AL PTA" (PIANO DI TUTELA AMBIENTALE)




In questi giorni la Regione Umbria sta approvando il Piano di Tutela delle Acque strumento previsto dall’art. 121 D.Lgs 152/2006 (Norme in Materia Ambientale). Più precisamente il Piano di tutela contiene, oltre agli interventi volti a garantire il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di cui alla parte terza del presente decreto, le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa del sistema idrico (comma 3-art.121). Nel 2008 il PTA è stato sottoposto a procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) fase prevista dal D.lgs. 152/2006 per permettere al pubblico interessato, inclusi i cittadini, di intervenire durante l’elaborazione dei piani di gestione di importanti comparti ambientali. L’anno scorso il Comitato Pro Acqua è intervenuto nella fase di VAS contestando al Piano di Tutela alcuni aspetti importanti inerenti la vertenza sull’acqua. Leggendo infatti il PTA da cittadino proveniente da un territorio ricco di acqua ma interessato da un contenzioso sulla sua gestione, non perviene nessuna misura cautelativa atta a scongiurare un altro evento simile in Umbria. Ciò che è emerso principalmente agli occhi del cittadino gualdese è stato essenzialmente questo: la mancanza assoluta innanzitutto di studi certi e aggiornati sulla reale entità del bacino idrico dei Monti di Gualdo, benché sia oggetto di interesse anche per quanto riguarda l’approvvigionamento acquedottistico regionale; una precisazione alquanto spiacevole ed inutile (fatta tra l’altro solo per i Monti di Gualdo guarda caso) sui prelievi idrici da tali bacini per l’imbottigliamento rilevanti solo dal punto di vista socio-economico malgrado la vertenza sull’acqua contesti proprio i prelievi concessi ad un’industria privata; infine la mancata inclusione nel catasto di tutte le concessioni idriche per gli usi dell’acqua anche quello per l’imbottigliamento. Il Comitato su questi aspetti ha inviato le proprie osservazioni per richiedere l’eliminazione della “frase” di precisazione e l’inclusione dell’uso minerale nel catasto per poter disporre di tutte le informazioni necessarie a comprendere se e quanto incida in un bacino idrico prelevare l’acqua comune a fini privati. Ebbene è stata accettata soltanto quest’ultima osservazione che però nella stesura definitiva del PTA, attualmente disponibile nel sito ufficiale della Regione Umbria, ha cambiato forma e contenuto: l’elenco degli usi è scomparso insieme all’assetto del paragrafo della versione precedente, lasciando tra le righe capire tutto o niente su come e cosa riguarderà questo catasto. Attualmente il PTA, dopo una fase di consultazione pubblica avvenuta a fine settembre 2009 su invito per gli interventi, in cui il Comitato ovviamente non è stato invitato come parte interessata, è al vaglio della Commissione in attesa della sua approvazione. Il Comitato ha inviato di nuovo le proprie osservazioni alla versione aggiornata del PTA (in realtà molto identiche rispetto l’anno precedente) chiedendo nuovamente l’eliminazione di precisazioni non richieste dal contesto, ripristino dell’elenco degli usi dell’acqua incluso quello dell’imbottigliamento per il catasto, aggiornamento di dati e disponibilità di importanti documenti come quello stilato dall’Autorità d’Ambito del Fiume Tevere di cui il PTA-Umbria rappresenta uno stralcio. Tutti i fatti fin qui accaduti fanno pensare che la Commissione non ascolterà nemmeno in questo caso la voce dei cittadini ma anzi è facilmente ipotizzabile a questo punto che la parte interessata invitata e intervenuta durante la fase di consultazione pubblica del mese scorso, costituita per lo più da rappresentanti dell’industria, agricoltori e allevatori umbri gestisca indisturbata il bene comune acqua secondo le proprie esigenze. Anche se potrebbe risultare noioso e incomprensibilmente inutile per qualcuno, il Comitato ribadisce che l’acqua è vita e merita di essere gestita anche dai cittadini che per l’ennesima volta è proprio il caso di dirlo si ritroveranno a bocca asciutta e a difendersi dal probabile pericolo di un’altra vertenza in un futuro nemmeno tanto lontano.

Il direttivo del comitato pro acqua gualdo

mercoledì 14 ottobre 2009

"RACCOLTA FIRME PER ANNULLARE L'ADEGUAMENTO AL DEPOSITO CAUZIONALE COMPLETATA!!!"






In meno di un mese e mezzo(era iniziata il 27 agosto) la nostra raccolta firme, per la cancellazione dell’adeguamento al deposito cauzionale richiesto da Umbra Acque SpA, si è conclusa sabato 10 ottobre e con nostra grande soddisfazione e’ stata raggiunta quota 2341 firme.
La petizione, che sarà inoltrata a tutti i 38 Comuni interessati, si unisce all’azione legale già messa in atto dal Comitato, dopo la rilevazione di una serie di elementi poco chiari e meritevoli di seri approfondimenti da parte degli organi competenti su varie voci che costituiscono la cifra finale della bolletta costantemente in aumento.
Siamo comunque sorpresi ed amareggiati (questo vogliamo ribadirlo a chiare lettere)che nessuna seria associazione dei consumatori abbia rilevato queste eventuali e presunte irregolarità a difesa dei cittadini (consumatori), ci siamo quindi fatti personalmente carico di effettuare la richiesta di avvio istruttoria sia a Mister Prezzi, presso il Ministero dello sviluppo economico, che alla Direzione Generale per la tutela del Consumatore presso la sede dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato( AntiTrust).
Fiduciosi aspettiamo il resoconto dell’ultimo DECISIVO incontro tra le ATO,Umbra Acque e la delegazione dei sindaci per la decisione finale in merito al balzello,naturalmente sperando che non si vada verso un "PREOCCUPANTE" accordo riducendo l’assurdo adeguamento al deposito, ma che venga annullato in maniera categorica, attendiamo IMPAZIENTI anche notizie in merito alle richieste inoltrate ai due Ministeri.
SI RINGRAZIANO I CITTADINI E CHI E' SCESO IN PRIMA LINEA PUR TRA MILLE DIFFICOLTA', UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE AL NOSTRO "FRESCO" PRESIDENTE ONORARIO GIUSEPPE CAPPELLONI DI "SIGILLO".



IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

mercoledì 7 ottobre 2009

"INVIO ISTANZA A MISTER PREZZI e RICHIESTA ISTRUTTORIA ALL’ANTITRUST"





Con il presente comunicato il Comitato Pro Acqua Gualdo rende noto che a seguito della lunga attività di ricerca, scaturita dalla questione dell’ingiusto deposito cauzionale richiesto a tutti gli utenti da Umbra Acque SpA, ha messo in luce diversi aspetti che ha ritenuto opportuno sottomettere agli organi di controllo di competenza.

In data odierna infatti è stata inviata un’istanza al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi c/o Ministero dello Sviluppo Economico(c.d. Mister Prezzi) per la verifica dela legittimità del predetto deposito cauzionale ed una richiesta di avvio istruttoria alla Direzione Generale per la tutela del Consumatore presso la sede dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ( AntiTrust).
Il Comitato, con l’invio di dettagliata documentazione di supporto, richiede formale verifica non solo della cauzione, ma dell’intera componente tariffaria partendo dall’evidenza secondo cui il deposito cauzionale è stato deliberato successivamente all’ennesimo aumento della tariffa del servizio idrico adottata dall’Ato 1.
Una delle motivazioni dell’adeguamento tariffario mediante la delibera n.5 del 06/02/2009 adottata dall’ATO n.1-Umbria, è stato che, nel periodo di crisi idrica 2007/2008, sono stati spesi €1.544.624,24 per acquisto di beni servizi ed in particolare per gli approvvigionamenti di acqua mediante autobotti. Quelle stesse autobotti che tanto fecero discutere e scaldare il Comitato che aveva già preannunciato il loro pagamento direttamente dalle tasche dei cittadini.
Altro elemento chiave, sottoposto agli organi competenti, è stata la questione della delibera CoViRi, secondo cui sembrerebbe che somme considerevoli utilizzate per la copertura di spese di funzionamento delle Amministrazioni, siano state ingiustamente pagate per anni da noi ignari cittadini consumatori attraverso la bolletta dell’acqua.
Il comitato sconcertato per questi fatti, con il supporto dell’Avvocato Alessandro Fratini, si è rivolto alle competenti autorità affinché vengano adottati i necessari provvedimenti per la verifica della correttezza di tutta l’operazione.



COMITATO PRO ACQUA GUALDO

lunedì 28 settembre 2009

"NOVITA’ SUL DEPOSITO CAUZIONALE ACQUA"


comitatoproacqua@libero.it
http://comitatoproacquagualdo.blogspot.com



E’ trascorsa una settimana dall’assemblea tra Umbra Acque ed i Comuni dell’Ati 1 che hanno esposto il loro “NO” alla Delibera che aveva istituito il balzello sull’acqua.
In questa occasione tutti i Sindaci o loro delegati hanno manifestato in modo palese la loro contrarietà ed abbiamo appreso che una delegazione di 5 comuni dell’ATI1, tra i quali anche il nostro, s’incontrerà con l’ATI2 ed Umbra Acque per la decisione definitiva.
Il nostro timore è che comunque, come già abbiamo compreso tra le righe, si vada soltanto nella direzione della riduzione del deposito cauzionale, mentre la nostra richiesta è che il provvedimento venga annullato.
La nostra petizione, con cui chiediamo la cancellazione del provvedimento, prosegue con l’uscita il 30 Settembre presso lo Stadio di Cerqueto e invieremo la raccolta di firme prima del prossimo incontro tra Comuni ed Umbra Acque(se riusciremo). La speranza è che quest’assemblea non sia solo di facciata, perchè in tal caso proseguiremo la nostra battaglia utilizzando tutti gli elementi raccolti sino ad ora dal punto di vista legale. Basta con le ingiustizie!
E’ infatti recentissima la notizia che la COVIRI (Comitato Vigilanza Risorse Idriche) ha rilevato un’altra “magagna” in bollettta, notificata con Delibera alle amministrazioni di Umbra Acque:
Da circa tre anni 600.000 euro all’anno sono stati sborsati ingiustamente dai cittadini nella bolletta dell’acqua per coprire spese di funzionamento delle Amministrazioni (mobilio, cancelleria, attrazzatura informatica ecc) che venivano menzionate in bolletta come “Amministrativa “ .

Nella Delibera della COVIRI si ipotizza anche il rimborso per le somme versate ingiustamente da noi ignari consumatori a cui viene sempre meno riconosciuto il diritto di ricevere chiare e comprensibili bollette.

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

giovedì 24 settembre 2009

"RISULTATO SESTA USCITA (LA SETTIMA A CERQUETO) PER ANNULLARE IL DEPOSITO CAUZIONALE ARRIVATI A QUOTA 1614!!!"

SIAMO ARRIVATI A "1614"FIRME (un ringraziamento particolare per il suo prezioso lavoro va' al nostro caro "Cappelloni" di Sigillo) PURTROPPO C'E' POCO TEMPO A DISPOSIZIONE ALTRIMENTI NE SIAMO SICURI, AVREMMO AVUTO DEI RISULTATI ANCORA PIU' CONSISTENTI!!!
VI ASPETTIAMO DI NUOVO MERCOLEDI 30 SETTEMBRE DALLE ORE 20 PRESSO LO STADIO DEL "CERQUETO CALCIO" PER RACCOGLIERE LE FIRME MA ANCHE PER ASSISTERE ALL'ATTESO DERBY CERQUETO-MORANO!!!
GRAZIE DI NUOVO A TUTTI!!!

domenica 20 settembre 2009

IL 23 SETTEMBRE RIUNIONE PER RIVEDERE IL REGOLAMENTO(E' GIA' QUALCOSA)MA CI ASPETTIAMO CHE I 38 SINDACI STIANO CON LA GENTE!!


VOGLIAMO FAR SAPERE A TUTTI CHE LA RACCOLTA FIRME CONTRO IL DEPOSITO CAUZIONALE DI UMBRA ACQUE STA ANDANDO MOLTO BENE,SIAMO ARRIVATI A QUOTA 1434!!!
RINNOVO I RINGRAZIAMENTI A TUTTI, SIA AI FIRMATARI CHE AI COMPONENTI DEL COMITATO!!! RICORDIAMO CHE LA SESTA USCITA E' PREVISTA ANCORA UNA VOLTA ALLA PIAZZA DEL MERCATO DI GUALDO TADINO PER GIOVEDI 24 SETTEMBRE(PIOGGIA PERMETTENDO)!!!
Questa mattina invece abbiamo inviato questo scritto a tutti i sindaci dei 38 comuni coinvolti a riguardo della riunione con L'ATO 1 del 23 settembre sempre per il deposito cauzionale.
E' stata un'azione congiunta con il Comitato Conca Eugubina,il Forum Umbro Movimenti Beni Comuni ed il Comitato Umbro Acqua Pubblica.
Grazie a tutti.



Nell'imminenza dell'Assemblea dell'ATO n. 1 dell'Umbria, in nome del diritto-dovere di partecipazione e di realizzazione di quella democrazia dal basso che troppo spesso è mancata in Italia, sentiamo l'obbligo di ricordare ai membri di detta Assemblea alcuni doveri fondamentali dei quali si sostanzia l'esistenza stessa dell'ATO:

1) l'acqua è di tutti e non può essere assolutamente semplice mezzo di produzione di reddito (e, a nostro parere, neanche merce oggetto di traffici commerciali)
2) la responsabilità della tutela dell'acqua potabile ricade su tutti in misura proporzionale al livello di autorità o potere di cui si è investiti in rapporto ad essa
3) acqua e salute pubblica sono in strettissimo rapporto: i Sindaci hanno dunque, in quanto responsabili della salute pubblica, il dovere di tutelarle entrambe con impegno e attenzione continui
4) la gestione dell'acqua in tutte le sue fasi è un servizio alla collettività che non può e non deve trasformarsi in mera attività ai fini di lucro
5) i principi fondamentali della Carta del Servizio idrico della Regione dell'Umbria (eguaglianza ed imparzialità di trattamento, continuità, partecipazione, cortesia, efficacia ed efficienza, chiarezza e comprensibiltà dei messaggi) devono essere oggetto di continui controlli e di sempre migliore concretizzazione
6) l'ATO legittima la sua esistenza anche in quanto verifica che efficacia, efficienza ed economicità siano condizioni perseguite e conseguite dal gestore in modi sempre più soddisfacenti le esigenze della collettività
7) l'ATO deve controllare anche che, oltre alle altre funzioni, il gestore promuova attività volte a diffondere la cultura di una corretta utilizzazione delle risorse idriche.
8) La gestione dell'acqua , bene comune, deve ritornare pubblica con la
partecipazione dei comitati cittadini e dei lavoratori del servizio come
richiesto dalla proposta di legge d'iniziativa popolare sottoscritta nel
2007 da oltre 5000 cittadini umbri. Detta gestione deve essere inoltre
completamente priva di rilevanza economica ossia uscire dalla gestione
attraverso una SPA per andare a costituire un azienda speciale
interamente pubblica per la gestione del servizio idrico del ATO 1 in
Umbria!!!

I sottoscrittori

Comitato Pro Acqua Gualdo-Comitato Conca Eugubina-Forum Umbro Movimenti Beni Comuni-Comitato Umbro Acqua Pubblica

giovedì 10 settembre 2009

"QUARTA USCITA (PER ANNULLARE IL DEPOSITO CAUZIONALE) ARRIVATI A QUOTA 1285!!!"


SIAMO ARRIVATI A QUOTA 1285!! GRANDI RINGRAZIAMENTI A TUTTI SIA AI FIRMATARI CHE AI COMPONENTI DEL COMITATO,GRANDISSIMA SODDISFAZIONE!!! RICORDIAMO CHE LA QUINTA USCITA E' PREVISTA PER SABATO 19 SETTEMBRE ALLE ORE 20.30 AL CVA DI CARTIERE(Gualdo Tadino)ACCORRETE NUMEROSI PERCHE NON C'E' PIU' TEMPO!!!

martedì 8 settembre 2009

"TERZA USCITA PER ANNULLARE IL DEPOSITO CAUZIONALE DI UMBRA ACQUE"




Per la terza uscita a Gubbio di nuovo un successo, abbiamo collezionato 347 firme!!! totale raccolte 1047(millequarantasette)purtroppo non abbiamo tanto tempo da dedicare a tutto cio' quindi invitiamo chi ancora non avesse firmato a recarsi nei tanti bar che hanno i fogli per la petizione, inoltre giovedi 10 settembre faremo un ulteriore sforzo e saremo di nuovo nella piazza del mercato di Gualdo Tadino!!!
MOBILITIAMOCI!!!

venerdì 4 settembre 2009

"SPLENDIDA NOVITA' SUL DEPOSITO CAUZIONALE DI UMBRA ACQUE"





comitatoproacqua@libero.it
http://comitatoproacquagualdo.blogspot.com

La riunione tenutasi lunedì a Palazzo Priori con il sindaco di PG, la presidente dell’Ati e il presidente di Umbra Acque ci ha fortemente deluso per i toni pacatissimi e troppo concilianti a riguardo del deposito. Intanto la raccolta di firme per la petizione sta proseguendo con grande successo (ieri ulteriori 250 firme) e siamo pronti a proseguire con o senza le associazioni dei consumatori contro questo sfrontato atto di forza. Siamo sempre più dell’idea che la cauzione sia fuori legge e siamo decisi ad approfondire la questione anche perchè oramai la gente fa anche “altri ragionamenti” sul tema acqua, come i continui aumenti della bolletta divenuta oramai salatissima, la sua assoluta non trasparenza, i contributi dei privati e la gestione delle risorse che vorremmo di nuovo in mano ai comuni.
Da qualche tempo siamo in contatto e collaborazione con la Toscana dove, proprio in questi giorni, nei comuni di Siena, Grosseto, Porto S. Stefano ed Orbetello si sta verificando la medesima storia con la S.p.A. Acquedotto del Fiora (ATO6) e sono già state raccolte più di tremila firme per cancellare il provvedimento. Guarda caso, come x UA, il Socio privato è la cordata guidata dalla multinazione ACEA e alcuni membri di nomina ACEA sono presenti nei CDA di entrambe le Spa Toscana e Umbra.
Abbiamo scoperto con dati alla mano (Finanza & Mercati - 30 Lugio 2009) che il semestrale di bilancio 2009 di ACEA con una perdita di oltre il 24% è preoccupante e che il 4 Agosto Cremonesi, presidente ACEA, ha chiesto al ministro Matteoli di poter aumentare le tariffe fino a 1.40 euro al metro cubo dicendo testualmente: “per fare lavori sulla rete idrica senza costi per lo stato, visto che in Italia c’è l’acqua più a buon mercato di tutto l’Occidente e che dell’aumento non cospicuo una famiglia neanche se ne accorgerebbe!”. In questo scenario abbiamo cominciato a raccogliere le prove che la cauzione serve soltanto a battere cassa e attendiamo fiduciosi che i Sindaci non siano concilianti , ma alzino quanto prima la voce a difesa di tutti i cittadini!
Infatti il Centro Ricerche e alcuni membri del consiglio Provinciale di Grosseto hanno già delineato i punti in cui la Legge deve intervenire, e noi ci aspettiamo azioni di questo tipo anche dall’Umbria:
1)Il deposito è fuori legge ai sensi del Codice Civile perchè il contratto è già stipulato e non può essere modificato unilateralmente.Il Decreto Bersani 223/2006 prevede invece che anche questi contratti possano essere cambiati,ma con un giustificato motivo e, visti i dati di bilancio,sono in molti ora a non credere che Umbra Acque voglia “bilanciare la morosità” con i soldi dei depositi,come da loro dichiarato.
2) La Comunità Europea proibisce la richiesta di cauzione alle società che agiscono in condizioni di Monopolio, come Umbra Acque. Inoltre si tratterebbe a tutti gli effetti di un’appropriazione indebita perchè si produrrebbe guadagno ingiusto a vantaggio di una SpA che vuole fare investimenti risparmiando gli interessi passivi alle Banche. Insomma, secondo gli avvocati Toscani, non si possono usare le somme richieste a titolo di “cauzione” per fare investimenti e i soci di Umbra Acque, con almeno un decimo del capitale sociale, possono denunciare i fatti al tribunale (art.2409 Codice Civile) anche prima dell’approvazione del bilancio annuale.
Se la società vuole avere finanziamenti deve assumersi le sue responsabilità e rivolgersi alle Banche o allo Stato e non farlo a danno di incolpevoli cittadini gia’ oberati da bollette troppo onerose. Detto tutto ciò siamo, ad oggi, ancora più convinti che solo con l’annullamento del deposito può essere evitata una lunga causa civile e penale per la quale, a detta dei legali, sembra proprio che gli estremi non manchino.

IL DIRETTIVO DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

giovedì 3 settembre 2009

"SECONDO GIORNO DI RACCOLTA FIRME, COMUNQUE UN SUCCESSO!!!"



250 FIRME RACCOLTE STAMATTINA NEL MERCATO SETTIMANALE PER L'ANNULLAMENTO DEL DEPOSITO CAUZIONALE,SIAMO FELICI CHE ORA DA PIU' PARTI SI SENTE QUALCHE TIMIDA PROTESTA,RIBADIAMO A GRAN VOCE FATTI E NON PAROLE!!!
COMUNQUE IN 2 USCITE ABBIAMO RACCOLTO 700 FIRME!!!DOBBIAMO RITENERCI PIU' CHE SODDISFATTI,MARTEDI 8 SETTEMBRE SAREMO A GUBBIO(SOTTO LE LOGGIE)CON IL SOLITO ORARIO(8-12)VI ASPETTIAMO.
ps vi ricordiamo che potete firmare in molti dei nostri bar cittadini,richiedete il modulo!!!
GRAZIE DI NUOVO A TUTTI!!!

giovedì 27 agosto 2009

"PRIMO GIORNO DI RACCOLTA FIRME, UN SUCCESSO!!!"





la prima giornata della petizione per annullare l'adeguamento del deposito cauzionale di umbra acque ha riscosso un grande successo, in poco piu' di 4 ore abbiamo raccolto oltre 450 firme, non ci fermeremo, seguiteci nelle piazze e firmate contro l'illegittimita' di questa proposta.
p.s. lasceremo anche nei bar i fogli x la sottoscrizione,RICHIEDETELI!!!
N.B. GIOVEDI 3 SETTEMBRE SI REPLICA!!!
VI ASPETTIAMO!!!

sabato 22 agosto 2009

"RACCOLTA FIRME PER ANNULLARE L'ADEGUAMENTO AL DEPOSITO CAUZIONALE DEL NOSTRO GESTORE IDRICO UMBRA ACQUE SPA"



per conoscenza e divulgazione: giovedi 27 agosto 2009 dalle ore 8 fino alle 13 presso la piazza del mercato di Gualdo Tadino,iniziera' ufficialmente la sottoscrizione popolare proposta dal Comitato Pro Acqua Gualdo per annullare la decisione della societa' Umbra Acque spa che richiede somma pari a cento metri cubi d'acqua(circa 75 euro)denominato adeguamento al deposito cauzionale per gli utenti che non abbiano domiciliazione bancaria,la petizione e' rivolta ai sindaci dei comuni limitrofi,al presidente della provincia di Perugia,al presidente dell'ato 1 e al presidente del servizio idrico Umbra Acque spa.
la nostra protesta denota quanto il privato sia alla ricerca del massimo dei profitti, ma la cosa piu' grave che questo comportamento viene ora accentuato nella gestione dei beni comuni fondamentali quale' in primis l'acqua,inoltre come gia' piu' volte ripetuto tale provvedimento andra' a colpire le fasce piu' deboli della popolazione,coloro che non possono attivare o mantenere un conto corrente bancario,si deve smettere di essere forti con i deboli e deboli con i forti,l'acqua intesa come bene comune deve necessariamente tornare in mano ai comuni,in mano alla gente.
vi aspettiamo numerosi.

Alessandro Brunetti Comitato Pro Acqua Gualdo

martedì 18 agosto 2009

"FONTE ROCCHETTA FINALMENTE LA CASCATA!!!"

FINALMENTE!!! ERA DA TEMPO CHE CHIEDEVAMO IL RIPRISTINO DELLA CASCATA A RICIRCOLO, DELL'INTERA AREA E UNA CONCRETA E REALE VALORIZZAZIONE DI UNO DEI POSTI PIU' BELLI DI GUALDO TADINO PUNTO DI RIFERIMENTO E RISTORO DI FAMIGLIE INTERE NELLE CALDE E AFOSE GIORNATE D'ESTATE.
A DIRE IL VERO E' RIMASTA UNA COSA ANCORA DA FARE,METTERE FINALMENTE IN FUNZIONE I SERVIZI IGIENICI PUBBLICI ANTISTANTI LA FONTE,VOGLIAMO RICORDARE CHE QUALCHE ANNO FA' ERANO STATI RESTAURATI CON UNA SPESA DI CIRCA NOVEMILA(9000) EURO E MAI MESSI IN FUNZIONE.
SICURAMENTE NON CI ACCONTENTIAMO!!! MA E' VERAMENTE BELLO RIAVERE UNA FONTE DELLA ROCCHETTA "VIVA".


giovedì 13 agosto 2009

CAPODACQUA FASE 3 "RISANAMENTO" (L'ACQUA DA DOMANI SI POTRA' BERE DI NUOVO)

CAPODACQUA E' TORNATA A VIVERE!!!
SIAMO VERAMENTE FIERI E FELICI!!!
GRAZIE A TUTTI PER LA COLLABORAZIONE AVUTA!!!



lunedì 10 agosto 2009

"CAPODACQUA" FASE 2 SCAVO E RITROVAMENTO TUBO









STAMATTINA ALLE OTTO MI SONO RECATO A "CAPODACQUA" E COME PROMESSO DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE HO TROVATO GLI OPERAI INTENTI AL RITROVAMENTO DELL'OCCLUSIONE DEL TUBO,UN LAVORO CHE SI E' RILEVATO SUBITO NON FACILE,DOMATTINA COMUNQUE APPUNTAMENTO PER COMPLETARE L'OPERA.
IL COMITATO E' FIERO DELL'ENNESIMA INIZIATIVA GIUNTA A BUON FINE!!!

domenica 9 agosto 2009

"RIPULITURA FIUME FEO"




NELLA GIORNATA DI IERI ENNESIMA SPLENDIDA INIZIATIVA,UN MIX DI COSCIENZA CIVICA E DI SENSIBILIZZAZIONE!!!


domenica 26 luglio 2009

PULIZIA AREA "CAPODACQUA" PER RITROVAMENTO TUBO







Dopo segnalazione il comitato si e' recato nella suggestiva e caratteristica area di capodacqua, a detta di cittadini vi era una perdita al "tubo" della sorgente che comprometteva il normale flusso dell'acqua, ci siamo subito adoperati all'eliminazione della notevole "erbaccia" e poco dopo un cittadino volenteroso (Michele)ci ha raggiunto con un "decespugliatore"( per fortuna)e' stata per noi manna dal cielo, ci vorra' comunque uno "scavatore" per riuscire a trovare il tubo incriminato sotterrato a circa un metro abbondante di profondita'!!!
pulizia comunque e' stata fatta intorno al perimetro della fonte e dentro le due vasche.
a breve i sviluppi della situazione.

sabato 18 luglio 2009

"CENTO METRI ..... DI CAUZIONE"




Il Comitato Pro Acqua Gualdo vuole rendere pubblica la propria riflessione in merito alla richiesta di adeguamento del deposito cauzionale e dell’addebito di 100 m cubi d’acqua (73 EURO) in caso di mancata domiciliazione bancaria, tutto questo e’ stato richiesto dal gestore del servizio idrico Umbra Acque Spa.
Riteniamo che questa decisione sia stata adottata non tenendo nel debito conto la Carta dei Servizi, la quale all’art. 3.1 prevede il principio di uguaglianza ed imparzialità di trattamento tra gli utenti(cittadini e consumatori, noi riteniamo), secondo il quale tutti gli Utenti vanno trattati in maniera paritaria, a parità delle condizioni di servizio prestate.
Ora se così è, non sembra che la decisione della società Umbra Acque Spa vada in questa direzione, anzi sembrerebbe privilegiare solo gli Utenti che hanno un conto corrente ed una domiciliazione bancaria, rispetto a chi non ce l’ha!!!
E le categorie più deboli? e gli anziani che non possono permettersi di aprire un conto e non sobbarcarsi le spese di domiciliazione? Probabilmente verrebbero discriminate, con un immediato aggravio di costi.
Tra l’altro per queste categorie è stato approvato il regolamento per le agevolazioni tariffarie per le utenze deboli(a proposito di tariffe controlleremo e valuteremo anche i numerevoli disagi avuti dai cittadini ma anche e soprattutto i continui ed imperterriti aumenti delle bollette).
Per le categorie di cui sopra si è quindi creata già una contraddizione in termini, ci sono provvedimenti per queste che vanno l’uno in direzione opposta dell’altro.
Ma la nostra riflessione va oltre, infatti la carta dei servizi è stata adottata in adempimento di un obbligo di legge(che oggi trova diretto riconoscimento nel codice del consumo all’art.101), mentre il regolamento di gestione del servizio idrico integrato, è atto interno che non può derogare, (sempre a nostro giudizio) un provvedimento che trova fondamento e tutela addirittura in una fonte normativa statale. Riteniamo quindi che la misura adottata dalla società Umbra Acque debba essere rivista soprattutto nel rispetto dei principi delle fonti del diritto e di quanto stabilito dalla Carta dei Servizi posta a tutela di tutti cittadini e degli utenti.
Il servizio idrico è un pubblico servizio e come tale va trattato e gestito, garantendo a tutti i cittadini un eguale e congruo accesso al medesimo, anche al momento del pagamento della bolletta.
La scelta di modalità di pagamento della bolletta non può divenire una discriminante, tanto da comportare un aggravio di spesa.
Inoltre a questa discriminante si aggiunge un dato alquanto pesante, il tasso di perdita degli acquedotti umbri e’ del 32% e i maggiori costi imputabili alle inefficienze della rete sono DI NUOVO SOSTENUTI DIRETTAMENTE DA NOI CITTADINI ATTRAVERSO LE BOLLETTE.
Questa inacettabile ulteriore sottrazione di risorse alle famiglie fa’ si che la situazione diventi ancora di piu’ intollerabile,pertanto il comitato annuncia una battaglia che iniziera’ con una manifestazione a data da destinarsi.

Il direttivo del Comitato Pro Acqua Gualdo

domenica 5 luglio 2009

"RIFLESSIONI DA UN QUADERNONE"




ho trovato su' di un semplice quadernone queste righe che voglio condividere con tutti voi
mi viene da chiedere e da chiedermi ma qual è l’ambiente in cui vorremmo vivere? che tipo di
ambiente vogliamo lasciare in eredità ai nostri bambini e nipoti?
spero e credo che tutti noi vorremmo che l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo
ed il cibo che mangiamo fossero privi di sostante tossiche,
A nessuno piace la minaccia e l’incertezza del cambiamento
climatico. Un ambiente pulito e sano è essenziale per la qualità
della vita che desideriamo per noi stessi oggi e per i nostri figli
nel futuro ma facciamo realmente qualcosa di concreto???
ci sforziamo, come singoli individui, famiglie, imprese o associazioni ambientaliste,
di riciclare i rifiuti, risparmiare l’energia,
acquistare prodotti “verdi” e proteggere la natura?
io credo che resta parecchio da fare, anche a fronte di pressioni sull’ambiente
che si aggravano di continuo: mutamento del clima,
scomparsa progressiva delle zone rurali, quantità crescenti di
rifiuti che si pensa di eliminare solo bruciandoli e pertanto abbiamo sempre più forte
la contaminazione chimica di cibo, aria
e acqua. Per poter progredire, l’ambiente deve trovar posto al
centro nevralgico di tutte le politiche: dai trasporti all’energia,
dall’industria all’agricoltura, MA ALLORA E' COSI UTOPISTICO E STUPIDO QUESTO SCRITTO "SENZA PRETESE"
APPOGGIATO LI SU' DI UN SEMPLICE QUADERNONE?

sabato 13 giugno 2009

COPERTURA TUBO DI POLITILENE ARANCIONE ALLA FONTE DELLA ROCCHETTA







Dopo la pulizia della fonte ad ottobre 2008(insieme agli amici di Gualdo Social Network) il nostro Presidente si era riproposto di andare a coprire quel "tubo arancione" di per se squallido e orripilante a vedersi, con un po' di ritardo il COMITATO oggi nella persona dello stesso Presidente avventuratosi muratore (vedi foto! la piu' carina e simpatica e'sicuramente quella di un Gualdese che mentre imbottiglia l'acqua della nostra amata fonte si adopera ad aggiungere quest'ultima per farla amalgamare con il cemento)con la "notevole" assistenza del nostro cassiere ha coperto il tutto,e' comunque non bello ma pur sempre meglio di prima!!!

giovedì 4 giugno 2009

"IL TUO PIANETA HA BISOGNO DI TE" 5 giugno GIORNATA MONDIALE DELL'AMBIENTE


Il 5 giugno è la Giornata Mondiale dell'Ambiente istituita dall'ONU per stimolare una maggiore sensibilità, promuovere azioni concrete e concentare l'attenzione dei governi sulle tematiche ambientali. Legambiente celebrerà la giornata con numerose iniziative sul territorio nazionale che coinvolgeranno gli enti locali, le associazioni, le scuole e i cittadini per informare sullo stato di salute del pianeta e promuvere nuovi comportamenti e abitudini in materia ambientele,nel nostro piccolo noi qualcosa facciamo ma va' sempre di piu' sensibilizzata la gente.


segnalo alcuni consigli sull’ambiente da mettere in pratica ogni giorno che potete trovare a questa pagina http://www.unep.org/wed/2009/english/content/tips.asp

Un altro modo per impegnarsi a tutela dell’ambiente è seguire la campagna via Twitter all’indirizzo www.twitter.com/UNEPandYou e coinvolgere amici, familiari e altri iscritti a Twitter a prendere parte al Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) per raggiungere l’ambizioso obiettivo di 100.000 adesioni.

L’UNEP si impegna a piantare un albero per ogni nuovo iscritto a Twitter che partecipa alla campagna da ora fino al 5 giugno. L’obiettivo è di coinvolgere 100.000 iscritti al social network e, a sua volta, piantare 100.000 alberi per la Campagna UNEP “Billion Tree”.


La campagna “Pianta un albero” è la prima di una serie di eventi della campagna Seal the Deal (Sigla l’accordo) guidata dalla Nazioni Unite in vista dell’incontro ONU sul cambiamento climatico che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre.

Secondo le parole del Segretario Generale, “il nostro pianeta ha bisogno di qualcosa di più della sola azione dei governi e delle imprese; ha bisogno di ognuno di noi. Sebbene le decisioni individuali possano sembrare piccole rispetto alle minacce e sfide globali, quando miliardi di persone uniscono le proprie forze verso un obiettivo comune, questo può fare un’enorme differenza”.

La Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno, è uno dei principali mezzi attraverso i quali le Nazioni Unite promuovono in tutto il mondo la consapevolezza per la tutela dell’ambiente e rafforzano l’attenzione della politica su questo tema e la necessità di agire. Quest’anno il tema è “Il tuo Pianeta ha bisogno di te”.

domenica 24 maggio 2009

"GESTIONE DEI RIFIUTI:UN PROBLEMA O UN'OCCASIONE DI RISORSE"? IL GIORNO E' ARRIVATO!!!

Permettetemi prima del comunicato stampa di fare un piccolo e breve resoconto della giornata di ieri, devo innanzi tutto ringraziare tutti i membri del comitato x il "lavoro" svolto alla perfezione pur essendoci stati mille problemi, gli sponsor e i molto preparati relatori oltre naturalmente alla popolazione,dire di essere rimasto veramente entusiasta del convegno e' poco, e' stato per noi tutti un immenso piacere vedere una presenza cosi massiccia e numerosa(ad un certo punto l’aula magna era stracolma con tanta gente in piedi )e piu' che altro con una partecipazione attenta e molto interessata.
Noi ribadiamo che non vogliamo sostituirci alle istituzioni,ma ci auguriamo che chi ci governa non rimanga sordo, come purtroppo spesso succede alle valutazioni dei cittadini e alle loro istanze e richieste su’ questo tema che e’ oltretutto di fondamentale importanza e molto delicato. Ci fa’ ben sperare che due imprenditori locali si sono rivolti personalmente alla Dottoressa Carla Poli contenti di sapere ed avere informazioni a riguardo del suo centro, che tra qualche mese andremo come comitato a visitare.(insieme alla popolazione ma soprattutto (speriamo)con la nostra amministrazione.)
Grazie di cuore a tutti

Alessandro Brunetti

COMUNICATO STAMPA

Il 23 maggio si è tenuto a Gualdo Tadino un interessante incontro-dibattito sull'incenerimento dei rifiuti organizzato dal Comitato Pro Acqua Gualdo dal titolo “Gestione dei rifiuti:un problema o un'occasione di risorse?” per rispondere a importanti quesiti di estrema attualità su questo argomento. Le varie emergenze rifiuti hanno visto come unica possibile via d'uscita alla gestione dei rifiuti l'incenerimento. Non solo ma il recente Piano dei Rifiuti approvato dalla Regione Umbria prevede alla fine di una raccolta differenziata organizzata per un 80% (?) la termovalorizzazione che altro non è che il processo di combustione di rifiuti. Anche i vari candidati a sindaco per la città di Gualdo hanno espresso più volte parere favorevole all'incenerimento. Questo incontro ha voluto mettere in luce i reali effetti sulla salute del processo di combustione quale è l'incenerimento, informazioni quasi mai diffuse dai mezzi di comunicazione, e far conoscere al pubblico che un'alternativa a questo processo è invece possibile ed esiste già. Per la legge della termodinamica che vuole che in natura nulla si distrugge ma tutto si trasformi bruciare i rifiuti non significa eliminarli completamente ma semplicemente trasformarli in sostanze chimiche difficilmente controllabili, altamente tossiche per l'uomo e l'ambiente (come la diossina) rilasciate nei fumi delle ciminiere e nelle ceneri che rappresentano le scorie ottenute dal processo stesso di combustione. L'alternativa a questo pericoloso processo è molto banale in realtà e si basa sulla differenziazione dei rifiuti da parte dei produttori (cittadini, industrie, uffici, ecc.) a cui segue la fase di riciclo e riottenimento della materia prima di partenza che può essere riutilizzata per produrre i prodotti di origine all'infinito. In tutto questo percorso a differenza dell'incenerimento non c'è produzione di scorie tossiche in nessuna fase. Questo processo viene messo in atto già da alcuni anni da un'azienda del Nord che acquista rifiuti differenziati dai Comuni per selezionarli e riciclarli (come vetro, carta, alluminio, plastica ecc.) e quando ciò non è possibile li trasforma in una sabbia sintetica utilizzata per la produzione di manufatti usati nell'edilizia e l'arredamento.
Sono intervenuti all'incontro per spiegare i reali effetti negativi sulla salute per l'ambiente e l'uomo dAll'incenerimento e in cosa consiste l'alternativa possibile a impatto zero il Dott Vantaggi (Referente per l’Umbria Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE –Italia) www.isde.it) e la Dott.ssa Carla Poli Amministratore del Centro Riciclo Vedelago (Treviso).
In più è stato presentato da Maddalena Vantaggi il progetto RCA, Rifiuto Con Affetto con cui dare ancora nuova vita al “rifiuto” soprattutto a quello che non è possibile includere nelle categorie previste dalle leggi come gli oggetti di cui ci vogliamo disfare legati al nostro vivere quotidiano o addirittura alla nostra sfera sentimentale (borse, scarpe, abiti, ecc).
All'incontro erano presenti alcuni esponenti della politica locale, imprenditori, alcuni giornalisti e cittadini interessati. Agli interventi dei relatori è seguito un interessante dibattito che ha messo in luce l'importanza che questo argomento riveste per i cittadini ma anche quanto sia distorta l' informazione su incenerimento e rifiuti. Dal dibattito si è capito che i cittadini sono perfettamente in grado di differenziare i rifiuti se messi nelle condizioni di farlo e se possono vedere in concreto gli effetti di tale attività e che l'incenerimento si può evitare se non ci sono rifiuti da bruciare perché completamente riciclati e riutilizzati. Gli impedimenti a questo processo virtuoso sono rappresentati dalle scelte delle amministrazioni poco inclini al rispetto di ambiente e salute, cittadini distratti, cattiva informazione e mancata applicazione di numerose e valide leggi presenti per la gestione dei rifiuti soprattutto a livello europeo nonché dall'interferenza di interessi economici di vario tipo. Comunque è chiaro che i rifiuti possono essere contemporaneamente una risorsa e un problema dipende solo dall'uso che se ne vuole fare.
In conclusione il Comitato promotore del Convegno ha ribadito alla platea intervenuta le motivazioni che lo hanno spinto ad organizzare questo incontro attraverso i principi elencati dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in occasione dell'incontro interministeriale tenutosi a Roma quest'anno che impongono una prevenzione primaria e attenzione ai comportamenti attuali in una visione più a lunga distanza che pensi anche alla salute dei nostri figli e al mondo che lasciamo loro. Di seguito i 4 punti espressi dall’O.M.S.

1-coinvolgere la popolazione precocemente sia nelle fasi di valutazione che di gestione dei rischi x la salute

2-identificare e documentare i vantaggi e gli svantaggi di tutte le alternative possibili

3-aumentare la trasparenza:ricorrere a decisioni meditate e condivise dalle parti interessate

4-porre maggiore attenzione sugli effetti delle decisioni, non solo a quelli piu’ immediati ma anche a quelli piu’ lontani nel tempo.

Direttivo Comitato Pro Acqua Gualdo

martedì 28 aprile 2009

"GESTIONE DEI RIFIUTI:UN PROBLEMA O UN'OCCASIONE DI RISORSE?"



"VI ASPETTIAMO SABATO 23 MAGGIO ALLE 15 PRESSO L'AULA MAGNA DELLE SCUOLE MEDIE F. STORELLI DI GUALDO TADINO"

Come Comitato cittadino, sorto a difesa dell’acqua e dell’ambiente, la nostra attenzione è stata attirata dal Piano Regionale dei Rifiuti dell’Umbria recentemente approvato, il quale prevede, quale chiusura del ciclo integrato dei rifiuti, la “termovalorizzazione”(cioè l’incenerimento).

In che misura l’inceneritore incide sulla salute della popolazione e sull’ambiente?
Esistono modi alternativi validi di trattare i rifiuti?
Modi che tutelino la salute dei cittadini e l’ambiente?
Modi che non incidano sui costi della comunità, ma che possano invece rappresentare una vera risorsa del territorio?
Può nascere una simile realtà nella NOSTRA CITTA’nonostante il Piano Regionale?

Questo incontro, organizzato con Esperti Nazionali ed Europei del settore trattamento rifiuti e del suo rapporto con la salute e l’ambiente, ha lo scopo e la pretesa di voler rispondere a tutte queste domande ed altre ancora.
Attraverso l’approfondimento del tema si vuol fornire alla popolazione una visione completa della problematica e delle alternative moderne ed innovative che riescono a trasformare il rifiuto in una RISORSA e NON UN COSTO per i Comuni salvaguardando la salute dei cittadini e l’ambiente, sulla scia di tanti Comuni o Consorzi di Comuni che stanno adottando questo tipo di scelte su tutto il territorio Nazionale.

Di seguito il programma:


Gestione dei rifiuti:
un problema o un’occasione di risorse?

Convegno organizzato dal Comitato Pro Acqua Gualdo
Sabato 23 Maggio 2009, ore 15.00

Aula Magna – Scuola Media “Franco Storelli”
Gualdo Tadino (PG)

Programma dei lavori:

Ore 15.00 Apertura del lavori – Introduzione

Ore 15.15 Ambiente e Salute: Quali problematiche per la salute dalla combustione dei rifiuti
Dr. Giovanni Vantaggi - Referente per l’Umbria Associazione Medici per l’Ambiente
(ISDE –Italia) www.isde.it
Ore 15.45 Rifiuto come Risorsa: Esperienza di utilizzo del materiale post-consumo in Italia
Dr.ssa Carla Poli – Amm. Delegata del Centro Riciclo Vedelago www.centroriciclo.com

Ore 16,30 Riuso del Rifiuto: Progetto RCA - Publink (R Bruzzechèsse, M Vantaggi, M Zanchi )
come tre giovani hanno “inventato” la possibilità del Riutilizzo del Rifiuto

Ore 16.45 Dibattito / Discussione aperta – Conclusione dei lavori


Sono invitati a partecipare:

Amministrazione Comunale di Gualdo Tadino
Sindaci ed Assessori all’Ambiente dei seguenti Comuni:
Nocera Umbra,Città di Castello, Umbertide, Gubbio, Costacciaro, Sigillo,
Fossato di Vico,Trevi,Valfabbrica
Pediatri e Medici di Medicina Generale
Candidati Sindaci di Gualdo Tadino
Presidi delle scuole del Comprensorio
Parrocchie - Pro-Loco - Associazioni di categoria e culturali
Comitati Locali e Regionali
CAI sez.Gualdo Tadino, Gubbio, Terni
Stampa e Televisione Locale e Regionale
TUTTI I CITTADINI

Promotori:
Comitato Pro Acqua Gualdo (comitatoproacqua@libero.it http://comitatoproacquagualdo.blogspot.com)

Si ringraziano: Il Comitato per la Tutela Ambientale Conca Eugubina, il Dr. Giovanni Vantaggi e la Dr.ssa Poli per il supporto all’organizzazione dell’evento e tutti gli Sponsor per il contributo fornito.

p.s. A tale proposito ringraziamo vivamente l'ECOSUNTEK S.R.L. sponsor entrato in extremis.

sabato 25 aprile 2009

"RIFIUTO CON AFFETTO" PROGETTO RCA

PRIMA DEL NOSTRO CONVEGNO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI CHE POSTEREMO AL PIU' PRESTO, CI PIACE FAR CONOSCERE A TUTTI UN'INIZIATIVA SPLENDIDA E LODEVOLE DI TRE GIOVANI CHE SI SONO INVENTATI(QUESTA E' LA PAROLA PIU' APPROPIATA) LA POSSIBILITA' DEL RIUTILIZZO DEI RIFIUTI, DI SEGUITO IL LORO PROGETTO.

Obiettivo
Chi una volta nella vita non ha detto “Mi dispiace buttarlo via?”. Ciò significa che esiste una tendenza diffusa a gettare nella spazzatura oggetti ancora utilizzabili. Rifiuto Con Affetto rimette in circolazione tali oggetti salvandoli dalla discarica e dalla distruzione: se qualcuno li rifiuta con affetto qualcun altro se ne può riaffezionare. Ciò che è inutile per una persona diventa utile per un’altra. RCA stimola una riflessione sullo spreco e sul gesto quotidiano del “gettare nella spazzatura”, mette in evidenza l’importanza di un “rifiuto” critico e consapevole.

Il cassonetto RCA
Il progetto agisce attraverso il cassonetto RCA. Dotato di ante scorrevoli trasparenti e di interni suddivisi in mensole, permette di posizionare al suo interno gli oggetti “rifiutati con affetto”. Attingendo dall’idea di vetrina, si vuole creare una nuova relazione tra l’interno e l’esterno del cassonetto : l’azione del “buttar via” e quella del “rovistare” si trasformano in un “lascia e prendi”. Il luogo del “rifiuto” per eccellenza diventa punto di scambio tra oggetti che riacquistano utilità e occasione di incontro tra persone che si “riaffezionano”.

Posizionato per le strade delle città o negli spazi pubblici (biblioteche, scuole, centri di aggregazione, ecc…), il cassonetto RCA è un armadio pubblico a disposizione di tutti i cittadini.

Come agisce
RCA sensibilizza la cittadinanza ad una nuova abitudine, quella del rifiutare con affetto. Lo studio di una comunicazione specifica per ogni situazione è necessario a trasmettere in maniera efficace gli obiettivi e le modalità di utilizzo del cassonetto.
Parallelamente alla diffusione del materiale informativo, si favorirà la creazione di una rete di collaborazioni con le realtà presenti sul territorio che diverranno parte fondamentale nella gestione del progetto.

Impatto ecologico
Rifiutare con affetto e riaffezionarsi significa:
_ diminuire la quantità di rifiuti destinati all’incenerimento o all’accumulo in discarica
_ allungare il ciclo di vita di un oggetto, incentivando un uso più sostenibile delle risorse
_ rimettere in circolazione un bene ancora utile, evitando il consumo di materie prime per la produzione di uno nuovo.

Incoraggiando i cittadini alla pratica del riuso e del riutilizzo, RCA agisce in pieno rispetto delle quattro priorità, introdotte nel 1997 dal Decreto Ronchi (http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/97022dl.htm), oggi sintetizzate nella "Politica delle 4 R": Riduzione della quantità dei rifiuti prodotti; Riutilizzo dei materiali post-utilizzo; Riciclaggio dei materiali post-utilizzo; Recupero energetico a partire dai rifiuti.

RCA è una risposta concreta all’esigenza di molti comuni di sviluppare una progettualità attenta alle problematiche ambientali. Rifiutare con affetto e riaffezionarsi, sono “buone pratiche”, abitudini necessarie in quelle comunità che intendono mettersi in gioco e creare un nuovo modello di società più ecologica e sostenibile.

venerdì 27 marzo 2009

ACQUA IN BOTTIGLIE DI PLASTICA, TRACCE DI ORMONI



ROMA - L'acqua minerale in bottiglia di plastica potrebbe essere contaminata da ormoni estrogeni, esponendoci costantemente a una fonte di xeno-ormoni (ormoni di origine esterna al nostro corpo) non indifferente, con potenziali conseguenze sull'organismo. Lo sostiene uno studio di Martin Wagner e Jorg Oehlmann from della Goethe University di Francoforte, pubblicato sulla rivista Environmental Science and Pollution Research.

Analizzando un campione di 20 marche di acqua minerale in vendita (8 in bottiglia di plastica, 8 in vetro, due in cartone) i ricercatori hanno scoperto che composti ormonali presenti nella plastica della bottiglia possono essere rilasciati nell'acqua.

Inoltre in un test riproduttivo fatto con le lumache terrestri si è visto che questi xeno-ormoni sono attivi e aumentano il numero di embrioni prodotti dall'animale quando la lumaca viene messa a contatto con l'acqua delle bottiglie di plastica. Gli esperti hanno trovato tracce di xeno-ormoni nel 60% del campione (12 delle 20 marche).

La minerale in vetro ha un contenuto inferiore di estrogeni che non quella in bottiglie di plastica e nel cartone: il 33% di tutta la minerale in vetro contro il 78% di quella in plastica e il 100% (tutte e due i campioni) in cartone hanno mostrato significativa attività ormonale. "Quella da noi scoperta - concludono gli autori - deve essere in realtà solo la punta di un iceberg, di certo molti altri cibi con l'imballaggio in plastica rappresentano un'enorme fonte di xeno-ormoni" che contaminano i nostri cibi.

sabato 21 marzo 2009

22 MARZO 2009 GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA




La Giornata Mondiale dell'Acqua (in inglese: World Water Day) è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio.

Cade regolarmente ogni 22 marzo. Le Nazioni Unite invitano le nazioni membri a dedicare questo giorno a espletare le raccomandazioni raggiunte con l'Assemblea Generale e alla promozione di attività concrete all'interno dei loro Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali e economici delle Nazioni Unite, il giorno internazionale dell'acqua 2005 determinò l’inizio di una seconda decade internazionale delle Nazioni Unite dedicata all’azione per l’acqua.

In aggiunta agli stati membri, una serie di associazioni non governative hanno utilizzato il giorno internazionale per l’acqua come un momento per sensibilizzare l'attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua nella nostra era, con occhio di riguardo all'accesso all'acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Ogni tre anni dal 1997, per esempio, il "Consiglio internazionale dell’acqua" ha coinvolto migliaia di persone nel World Water Forum durante la settimana in cui cadeva il giorno internazionale dell’acqua. Le agenzie promotrici e le organizzazioni non governative hanno messo in luce il fatto che un miliardo di persone non hanno accesso all’acqua pulita e la struttura patriarcale, dominante in certi Paesi, che determina la priorità nella fruizione dell’acqua disponibile.

L'acqua potabile è un miraggio per oltre 125 milioni di bambini sotto i 5 anni d'età. E un numero ancora maggiore di persone, non solo bimbi, si trova senza servizi igienici, per un totale di 2,5 miliardi di persone nel mondo che rischiano così la loro salute. I numeri, da BRIVIDO, sono resi noti, alla vigilia della Giornata mondiale dell'acqua 2009, "dall'Unicef", che lancia un appello per un'azione collettiva per affrontare il problema dell'accesso all'acqua potabile e per la condivisione delle risorse idriche.

martedì 17 marzo 2009

ACQUA:DOSSIER LEGAMBIENTE,CAOS IN CONCESSIONI ACQUE MINERALI



(ANSA) - BARI, 17 MAR - Agli italiani piace l'acqua in bottiglia, nel 2007 ne hanno consumata ben 12,4 miliardi di litri, pagandola anche mille volte di piu' di quella del rubinetto, ma sui canoni di concessione per i prelievi alla fonte c'e' il caos perche' manca una legge. E' quanto emerge da un dossier presentato oggi da Legambiente e Altraeconomia. Con 196 litri pro-capite all'anno - secondo il dossier - l' Italia e' il primo Paese in Europa per consumo di acque in bottiglia, e malgrado l'ingente volume d'affari delle societa' imbottigliatrici (2,25 miliardi di euro nel 2007) i canoni di concessione pagati dalle aziende alle regioni o alle province sono irrisori. Dal dossier, presentato in vista della giornata mondiale dell'Acqua del 22 marzo, emerge che, non esistendo una legge nazionale, ciascuna amministrazione regionale decide come meglio crede. ''Ci sono Regioni che fanno pagare in base agli ettari dati in concessione e ai volumi emunti o imbottigliati, altre che prevedono solo un canone per la superficie della concessione data''. In 9 Regioni (Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Umbria, Veneto) e' previsto il pagamento del canone doppio, per la superficie e per i volumi; in 8 Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Trentino, Valle d'Aosta) si paga solo sulla base della superficie della concessione; la Regione Abruzzo ha un sistema di tariffazione forfetario annuo. In Toscana, e' in discussione la nuova legge regionale che introdurra' i canoni in funzione dei metri cubi imbottigliati mentre in Val d'Aosta grazie alla legge regionale approvata un anno fa dal 2010 si paghera' 1,5/m3 imbottigliato. Per Legambiente e' necessario quindi adeguare i canoni secondo criteri stabiliti dalla conferenza stato Regioni perche' ora ''e' una lotteria dove vincono sempre gli imbottigliatori''.

mercoledì 4 marzo 2009

ACQUA: la risorsa e la ricerca

Disponibilità idriche e sviluppo sostenibile al centro di un incontro del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Uno sforzo congiunto della ricerca per una corretta gestione” richiamato dal presidente Maiani
Il ciclo dell’acqua, insieme causa ed effetto del clima, ha subito grandi variazioni qualitative e quantitative nel corso dei millenni, tuttavia, nelle ere passate, soltanto gli eventi naturali avevano alterato il suo scorrere.
Da poco più di un secolo la specie umana ha progressivamente aumentato la sua interazione con la natura, divenendo una delle forze capaci di incidere sul ciclo idrogeologico.
Anche se le evidenze non lasciano dubbi sul nesso causale tra stress antropogenico e tale modificazione, molto rimane da comprendere su questa tematica, cui è stato dedicato il convegno del Dipartimento Terra Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche su ‘Risorse idriche e sviluppo sostenibile. Il ruolo della ricerca’. All’incontro, che si è svolto presso la sede centrale del Cnr, alla presenza di autorità e ricercatori, si è parlato tra l’altro di problematiche dell’acqua a livello globale, di acqua ed industria, foreste e agricoltura, rischi per gli ecosistemi e la salute dell’uomo, valori economici e gestione delle risorse idriche.
“L’utilizzo, la protezione ed il controllo delle risorse idriche”, afferma il presidente del Cnr, Luciano Maiani, “costituiscono un problema complesso, che richiede da parte delle istituzioni scientifiche uno sforzo congiunto per migliorare le conoscenze indispensabili a una corretta gestione, in relazione alle prevedibili linee di sviluppo economico, sociale e politico.
Il Cnr si candida in questo settore a svolgere un ruolo rilevante, forte di una lunga tradizione che lo ha visto costantemente impegnato nella ricerca finalizzata ad offrire alle autorità responsabili della gestione delle risorse idriche gli adeguati strumenti scientifici in grado di supportare interventi di tipo tecnico e normativo”.
“I cambiamenti climatici hanno rilevanti impatti sul ciclo idrologico, influenzando la disponibilità, ma anche il contenuto d’acqua nei suoli e la ricarica degli acquiferi”, rileva il direttore del Dipartimento Terra Ambiente del Cnr, Giuseppe Cavarretta. “Le risorse idriche a livello globale, distribuite in modo irregolare nel tempo e nello spazio, sono oggi messe in crisi sopratutto a causa del marcato incremento demografico e del generalizzato incremento della domanda. Di fronte a tali problematiche, legate da un delicato e complesso equilibrio, è necessario rispondere fornendo al sistema di governance le conoscenze necessarie ad assumere scelte che anticipino i cambiamenti, ma che per risultare davvero efficaci devono essere riconosciute e fatte proprie da tutti i livelli della società a aprtire dai singoli cittadini”.
“I dati sulla popolazione mondiale”, spiega Romano Pagnotta dell’Istituto di Ricerche sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irsa-Cnr), “indicano che circa un miliardo di persone non dispone di acqua potabile, circa 2,5 miliardi non possiede servizi sanitari, solo il 16% usufruisce di acqua in casa, mentre l’84% deve cercarla presso fonti dove è scarsa o di qualità scadente. Mentre 8 milioni di persone, per lo più bambini, muoiono ogni anno per malattie legate a carenza di acqua” .
“Attualmente, l’11% della popolazione e il 17% del territorio europeo sono interessati da fenomeni di carenza idrica che, secondo le previsioni, tendono ad allargarsi”, continua il ricercatore dell’Irsa-Cnr. “In Italia gli apporti meteorici sono di circa 980 mc/anno/procapite, superiori a quelli della media europea, ma le perdite naturali, difficoltà tecniche di accesso a parte delle risorse, lo stato insoddisfacente delle infrastrutture riducono tale disponibilità del 65%, e cioè a 51-52 miliardi di mc/anno, con significative variabili tra Nord e Sud”.

venerdì 27 febbraio 2009

RIFLESSIONI SULLA PROPOSTA DI “LEGGE REGIONALE SULLE ACQUE MINERALI” PRESENTATA IN CONSIGLIO COMUNALE DALLA MINORANZA.

Come comitato cittadino, sempre dichiaratosi apartitico, inizialmente abbiamo pensato di non esprimere opinioni sull’argomento in piena ed infuocata campagna elettorale.
Ma dopo la presentazione in consiglio comunale del documento e gli sviluppi dell’intera vicenda ci sembra un atto doveroso il rendere pubbliche le nostre riflessioni.
Innanzitutto la proposta, anche se fosse stata accolta in consiglio comunale, arriva in maniera assolutamente tardiva in quanto la Giunta Regionale ha approvato la nuova legge relativa alle “Norme per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali” il 16/12/2008 e i giochi sono oramai conclusi purtroppo.
La nuova legge accorpa e riordina la vigente normativa delle acque minerali e termali abrogando due vecchie leggi ( 48/1984 e 48/1987).
Anche nell’assurda ipotesi in cui la proposta fosse arrivata al tavolo della regione in tempo va comunque detto che i due elementi innovativi rispetto alla Legge regionale, cioè l’aumento delle ricadute economiche sul territorio interessato alla concessione piuttosto che nelle casse della regione e il rilascio della concessione da parte del comune anzichè la Regione, non sarebbero mai stati retroattivi. Cosa vuol dire questo in termini concreti? Che sulla attuale concessione Rocchetta, in scadenza nell’anno 2022, non avrebbe potuto incidere in alcun modo. Quindi, a meno che nuovi e vecchi schieramenti politici gualdesi non vogliano aprire la strada a nuovi prelievi per acqua minerale verso cui fino ad oggi si sono dichiarati contrari, la proposta di legge non avrebbe potuto cambiare l’attuale stato di cose almeno fino al 2022!
Se ci fosse stata la reale intenzione di partecipare direttamente al nuovo disegno regionale con un po’ più di impegno si poteva, prima del 16 Dicembre 2008, essere di esempio per tutti i Comuni dell’Umbria, magari anche se lo si sarebbe ritenuto opportuno, con l’aiuto del nostro Comitato.
La Regione ha approvato un provvedimento che non ha voluto in alcun modo prevedere norme restrittive per il rilascio di nuovi permessi e la valutazione dell’impatto ambientale per i progetti di prelievo e captazione con l’eventuale concorso anche di associazioni e comitati locali.
Dalla città in cui è prelevato il 42% dell’acqua minerale della Regione, in cui un fiume intero non esiste più (il Feo) a seguito di un forte sfruttamento della ricorsa idrica e in cui tutta la popolazione ha più volte vissuto forti disagi per la carenza di acqua, ci aspettavamo un’azione concreta e decisa a tutela dell’acqua innanzitutto, dell’ambiente svilito dallo sfruttamento idrico e dei gualdesi da parte di tutte le forze politiche,maggioranza e opposizione!
Invece alla maggior parte dei nostri amministratori il problema non e’ interessato affatto, come se si vivesse in un altro mondo e non fosse argomento su’ cui far sentire la propia chiara opinione in regione e pertanto secondo noi la proposta di legge oggetto del comunicato si e’ rilevata,oltre che fuori tempo massimo, anche insufficiente ed inadeguata.


Il direttivo del Comitato Pro Acqua Gualdo

LE BOTTIGLIE DI ACQUA IN PLASTICA INQUINANO E COSTANO


Produrre acqua in bottiglia ha un costo fino a 2.000 volte maggiore rispetto alla produzione di acqua del rubinetto. In America, si stima che fino a 54 milioni di barili di petrolio siano stati consumati nel 2007 per produrre i 33 miliardi di litri che gli americani hanno bevuto.

A denunciarlo e' stato una ricerca pubblicata dalla rivista Environmental Research Letters e condotta da Peter Gleick e Heather Cooley del Pacific Institute di Oakland, in California, Stati Uniti.

I ricercatori americani hanno calcolato il dispendio energetico totale e delle singole fasi della catena, dalla produzione di bottiglie di plastica ai controlli sull'acqua, dalla etichettatura e riempimento delle bottiglie fino al trasporto e alla vendita. Dai risultati e' emerso che le due fasi del processo che costano di piu' a livello energetico sono la produzione delle bottiglie di plastica e il trasporto. Solo per la produzione delle bottiglie di acqua e' stato stimato un consumo di 50 milioni di barili di petrolio l'anno.

Nel 2007 sono stati venduti circa 200 miliardi di litri di acqua in bottiglia in tutto il mondo. Solo in America, sono stati bevuti 110 litri per persona, un quantitativo che e' aumentato del 70% dal 2001 e che ha superato le vendite di latte e birra in bottiglia.

venerdì 13 febbraio 2009

"UN PICCOLO COMITATO CITTADINO E' RIUSCITO AD INFLUIRE DIRETTAMENTE SULLA STESURA DI UN PROVVEDIMENTO REGIONALE"





L’Umbria era rimasta tra le poche Regioni che dovevano ancora adottare il Piano di Tutela delle acque(PTA), strumento legislativo che regolamenta la gestione dell'acqua e che doveva essere adottato entro il 31/12/08.
Durante la stesura del PTA il Comitato Pro Acqua ha partecipato alle sedute aperte al pubblico per presentare le proprie osservazioni e riflessioni e, dopo un serio e lungo lavoro di studio della documentazione, ha presentato ufficialmente tutte le proprie obiezioni il 17/11/2008.
Queste riguardavano la gestione dell'acqua minerale, in più parti omessa o rimandata a quella o quell'altra legge, ma mai in nessun punto trattata come dovrebbe visto il ruolo centrale per quantità e qualità che riveste nella nostra Regione.
Qualche giorno fa sono stati pubblicati sul BUR n.5 (S.O. n.3) del 04/02/09 e sul sito della Regione tutti i documenti tecnici e non previsti per il PTA e tra i vari punti obiettati, e presentati dal Comitato, è stato accolto con emendamento al documento quello relativo al “catasto delle autorizzazioni ai prelievi pubblici”.
Grazie a questa importante vittoria, con la richiesta del Comitato Pro Acqua accettata dall’Autorità Regionale Competente, tutte le acque minerali umbre SARANNO INCLUSE in questo catasto e sarà creata una banca dati aggiornata e completa di informazioni legate allo sfruttamento dell'acqua a scopo minerale fino ad ora rimaste troppo nell'ombra.
Si andrà dall’elenco di tutte le concessioni e autorizzazioni richieste, alle quantità prelevate, corpi idrici interessati ai prelievi , strumenti di misurazione ecc.
Questo risultato dà vita ad una lunga serie di risvolti e la popolazione avrà uno strumento in mano per capire come e da chi vengono utilizzate le proprie risorse naturali.
I dati messi nero su bianco non potranno più essere manipolati o sparpagliati in innumerevoli uffici comunali, provinciali e regionali allo scopo di essere “occultati”e tutti i prelievi, indipendentemente dallo scopo per il quale vengono autorizzati (industriale, agricolo, potabile, zootecnico, come acque minerali), vengono considerati in maniera unitaria.
La loro visibilità renderà sorgenti, fiumi, laghi ecc osservabili dai cittadini con occhio critico e consapevole. Siamo fieri che un piccolo Comitato cittadino sia riuscito ad influire direttamente sulla stesura di un Provvedimento Regionale che sarà strumento di base per la gestione della propria risorsa idrica!!!

Il direttivo del Comitato Pro Acqua Gualdo

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