domenica 21 settembre 2008

FONTE ROCCHETTA: DOPO LA DENUNCIA DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO, ORA E’ LA REGIONE A ESIGERE SPIEGAZIONI AL COMUNE

Articoli che si susseguono sulle testate giornalistiche locali, appelli su siti e blog e addirittura classi scolastiche che preparano temi sull’argomento indirizzati al Comune di Gualdo: ora tutti lanciano il grido di allarme per la situazione alla “Fonte Rocchetta” e noi siamo molto contenti per l’aumentata sensibilità della gente attorno alla problematica.
Il Comitato per primo ha ufficialmente denunciato lo stato di abbandono delle “Fonti” e, poichè all’istanza inoltrata all’ass. Filippetti ed al Sindaco di Gualdo aveva fatto seguito solo un omertoso silenzio, si è direttamente rivolto alla Regione che ha prontamente risposto nella persona dell’Ing. Viterbo.
Ora l’Amministrazione Regionale prende le distanze dalle azioni scellerate della nostra Amministrazione e, con lettera protocollata (Prot. 0136539 del 12/09/08), ha richiesto spiegazioni ufficiali in merito a quanto denunciato dal comitato.
Vogliamo risposte dal Comune ed il ripristino COMPLETO e REALE della zona della sorgente! La serie di azioni messe in atto dal Comitato in questo ambito non ha il significato di uno sfogo momentaneo, ma ha lo scopo di ottenere il recupero completo dell’area della Rocchetta e terminerà solo quando alla cittadinanza sarà restituito nella sua integrità un bene ad uso comune con la garanzia della sua fruibilità nel tempo.
Nel frattempo la battaglia del comitato proseguirà anche su altri fronti, con il principale intento di difendere l’acqua come bene comune fondamentale ed in via di estinzione dai nuovi padroni che agiscono industurbati nei nostri territori, con l’appoggio di comune e Regione nella legittimizzazione del furto.
Sfacciatamente e vergognosamente ci ripropongono l’acquisto in bottiglia dell’acqua dei nostri monti anche nei manifesti dei “Giochi de le Porte”!
Tre sono gli assurdi su cui esortiamo una finale riflessione:
Ricomprare la nostra acqua imbottigliata, che alla Rocchetta costa meno della colla utilizzata nell’etichetta e.....a noi cittadini sempre di più!




Sull’onda della campagna regionale per il risparmio idrico e di tanti Comuni Umbri che l’hanno messa in atto, sarebbe stato ammirevole che anche la Nostra Amministrazione fosse stata promotrice dell’uso di acqua del rubinetto.
Proporre nella Città Delle Accque l’uso dell’acqua in brocca per esempio nelle Taverne durante il periodo dei Giochi De Le Porte sarebbe stato un trampolino di lancio di un’iniziativa che avrebbe avuto echi significativi nel ripristino della coscienza dei cittadini, ma......lo sponsor non è ROCCHETTA?



Il Consiglio Direttivo del Comitato Pro Acqua Gualdo

mercoledì 3 settembre 2008

RIVALORIZZARE LA FONTE ROCCHETTA

Lettera inviata A:

Provincia di Perugia – Sezione Ambiente e Parchi
Regione Umbria – Sezione Ambiente

Cc: Bruno Filippetti
Assessore all’Ambiente Comune di Gualdo Tadino
Prof. Angelo Scassellati
Sindaco del Comune di Gualdo Tadino

Oggetto: RIPRISTINO DELLA ZONA “FONTE DELLA ROCCHETTA” URGENTE

Con la presente,

Siamo a sottoporre alla vostra attenzione i gravissimi fatti che si stanno perpetuando da diversi mesi a questa parte in uno dei luoghi simbolo della città di Gualdo Tadino.
In data 18 Luglio 2008 il Comitato Pro Acqua Gualdo, con richiesta protocollata n. 19553, chiedeva ufficialmente all’Assessore Bruno Filippetti e per conoscenza al Sindaco di Gualdo Tadino, il ripristino e la rivalorizzazione della zona Fonte Rocchetta dopo che lo stesso Assessore, a seguito del completo svuotamento della fonte ( avvenuto nel mese di Luglio e precedentemente a Gennaio 2008), aveva pubblicamente asserito che Ignoti avrebbero manomesso i meccanismi di regolazione della vasca.
Dopo aver indagato circa le modalità di azionamento di tali meccanismi l’ipotesi dell’azione di ignoti diventa poco credibile, se non ridicola, anche in funzione del fatto che in due mesi dal presunto misfatto nessuno si è prodigato per la risoluzione del problema!
Quindi indignati per l’assoluto silenzio di fronte alle nostre istanze e per il mancato intervento da parte dell’Amministrazione, che lascia al degrado completo tutta l’area, siamo qui a chiedere il sostegno di Provincia e Regione perchè tutte le azioni possibili per l’urgente ripristino della zona vengano messe in atto.

Allo scopo di rendervi noti tutti i dettagli della vicenda, alleghiamo la Lettera protocollata ( 18/07/2008 Prot. 19553).

Ringraziandovi sin d’ora per la preziosa collaborazione che vorrete accordarci,
porgiamo i nostri più cordiali saluti


Il Consiglio Direttivo del Comitato Pro Acqua Gualdo

martedì 2 settembre 2008

"BEATI GLI ASSETATI DI GIUSTIZIA PERCHE' VEDRANNO I LADRI DELL'ACQUA IN GALERA CHIESA INCLUSA!!!"

Chi controlla i bisogni primari, controlla la società. PDL e PDmenoelle lo sanno bene. Senza acqua si muore, ma se l'acqua viene privatizzata i partiti vivono meglio. I concessionari sanno essere riconoscenti, voti, soldi, poltrone finanziati dal rincaro dell'acqua a carico dei cittadini.
L'acqua non si può privatizzare. Non è una merce, è un diritto. Come respirare, parlare, amare. Gesù trasformò l'acqua in vino, Veltrusconi la vuole trasformare in business. Beati gli assetati di giustizia perchè vedranno i ladri dell'acqua in galera. Loro non si arrenderanno mai, noi neppure.

Il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta.
Così il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici,con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’ acqua ……il “Decreto modifica la natura stessa dello Stato e delle collettività territoriali. I Comuni, in particolare, non sono più dei soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati nell’interesse delle finanze comunali.“ Ci stiamo facendo a pezzi anche la nostra Costituzione!
Concretamente cosa significa tutto questo? Ce lo rivelano le drammatiche notizie che ci pervengono da Aprilia (Latina) dimostrandoci quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai privati. Acqualatina, (Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di azioni) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300%! Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le bollette ad Acqualatina, pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina!
Ma dov’è finita quella grossa spinta contro la privatizzazione dell’acqua che ha portato alla raccolta di 400 mila firme di appoggio alla Legge di iniziativa popolare sull’acqua?
Ma cosa succede in questo nostro paese? Perchè siamo così immobili? Perchè ci è così difficile fare causa comune con tutte le lotte locali, rinchiudendoci nei nostri territori?
Non è giunto il momento di appellarsi ai parlamentari di tutti i partiti per far passare in Parlamento una legge-quadro sull’acqua?
Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico, al minor costo possibile per l’utente,senza essere SPA, pertanto si chiede che venga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubblica, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile.”
Quando ascolteremo parole del genere dalla Conferenza Episcopale Italiana? Quand’è che prenderà posizione su un problema che vuole dire vita o morte per le nostre classi deboli, ma soprattutto per gli impoveriti del mondo? (Avremo milioni di morti per sete!).
E’ quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16 luglio, il Papa Benedetto XVI:” Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana .Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come bene economico.” Quand’è che i nostri vescovi ne trarranno le dovute conseguenze per il nostro paese e coinvolgeranno tutte le parrocchie in un grande movimento in difesa dell’acqua? L’acqua è vita. “L’acqua è sacra, non solo perché è prezioso dono del Creatore, ma perché è sacra ogni persona, ogni uomo, ogni donna della terra fatta a immagine di Dio che dall’acqua trae esistenza, energia e vita.”
Sull’acqua ci giochiamo tutto!
Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l’acqua non è una merce, ma un diritto di tutti. Diamoci da fare perché vinca la vita!".

Padre Alex Zanotelli

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