lunedì 12 settembre 2011

"IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 AGOSTO E MOLTO DI PIU'!!!"


Il Comitato pro Acqua intende esprimere il più profondo rammarico riguardo alle vicende accadute durante il consiglio comunale del 30 agosto 2011 in occasione del quale è stato presentato un ordine del giorno relativo alla chiusura dei pozzi di Corcia e Rigali (come richiesto in seguito alla recente vittoria presso il Consiglio di Stato del Comitato per la tutela del Rio Fergia) sia da Rifondazione comunista che dal gruppo Tutti Uniti per Gualdo. Quest'ultimo ha in un secondo momento ritirato l'ordine del giorno perché ha ritenuto soddisfacente l'intenzione del sindaco e giunta di incontrare nei giorni successivi la Regione Umbria per rendere esecutiva la sentenza ancor prima di conoscere gli esiti dell'incontro (poi risultato positivo come riportato dalle cronache regionali). Infatti giovedì 1 settembre era previsto un incontro con la Regione come richiesto formalmente dall'amministrazione comunale di Gualdo Tadino per dare seguito agli effetti della sentenza del Consiglio di Stato. Le polemiche insorte tra maggioranza ed opposizione non avrebbero dovuto nascere a nostro avviso poiché l'ideale ambientale e civile che si suppone si celi dietro all'ordine del giorno presentato dai due opposti gruppi avrebbe dovuto mettere tutti d'accordo e portare all'unificazione dei due ordini a cui sarebbe seguita la discussione di un' unica linea programmatica da adottare per la riqualificazione ambientale dell'area che fosse da tutti approvata. I beni comuni sono beni non solo di tutti i cittadini ma sono di vitale importanza e non rappresentano di certo argomenti o espedienti per mettere in evidenza la diversa estrazione politica. Ci saranno senz'altro altre occasioni per dimostrare la propria magnificenza o per difendere il proprio ideale ma durante la discussione di beni che riguardano tutta la collettività senza distinzioni di genere, sarebbe preferibile accantonare ogni divergenza e muoversi verso un unico obiettivo. Questo è quello che si aspetta ogni cittadino avente diritto di voto dal suo rappresentante in consiglio comunale. A seguito di quanto accaduto l'auspicio è che questa vertenza abbia davvero l'epilogo sperato quale la chiusura definitiva dei pozzi di ricerca sperando che le diversità politiche a nessun livello siano un ostacolo all'evoluzione della vicenda e che quello che per ora è espresso solo a livello di intenzioni o belle parole possa passare rapidamente alla realizzazione pratica.
Comunque sia noi cittadini di Gualdo Tadino siamo intenzionati a chiedere formalmente molto di più: riconsiderare tutta la questione della concessione di acque minerali nel nostro territorio, una verifica puntale di tutti gli elementi che portarono, anni fa, al rilascio della concessione, ricomprendendo la zona di concessione, i pozzi, loro ubicazione e profondità, l’importanza reale sull’economia locale e la città di Gualdo Tadino, la quantità di acqua prelevata in relazione all’approvvigionamento alla popolazione ed all’impatto ambientale, in un contesto che vede anche un fiume oggi praticamente scomparso, il Feo.
Sono troppi anni che tanti cittadini gualdesi hanno dubbi seri su tutti questi argomenti.
Demolita una ad una le motivazioni che hanno portato a dire si alla concessione dei Pozzi di Corcia, la sentenza del Consiglio di Stato obbliga anche le istituzioni locali alle riflessioni appena riportate ed alle conseguenti azioni che necessariamente ne deriveranno. Questo è stato piu' volte ribadito dal Comitato Pro Acqua Gualdo.
In una Nazione come la nostra, di corporazioni, massonerie, logge delle varie P, dove la logica del bene comune viene continuamente e palesemente derisa, schiacciata vergognosamente, abbiamo assistito ad un episodio esemplare di giustizia e di ordine di priorità ristabilito a favore dei diritti della collettività prima che di quelli di un privato, resi forzatamente preminenti da istituzioni quanto meno inefficienti.
Si cerca di parlarne il meno possibile di tutto questo e le varie forze politiche fanno ora a gara a dire bravi al Comitato per la difesa del rio Fergia ed al Comune di Nocera con una mano, mentre con l’altra cercano una veloce ricreazione di un clima di serenità e di confronto, nel riaggancio dei rapporti con le aziende private.
Ma chi risarcirà una popolazione intera in lotta dal 2004? Il tempo e le risorse spese per vedere riconosciuti diritti inalienabili? Che ha dormito sui monti per difendere le sue terre dai nuovi invasori? Scambiati per degli estremisti?
Questa lezione che fa giurisprudenza è una sconfitta epocale, un terremoto che scuote e scuoterà i Palazzi della Regione e quelli nazionali e che porta in sé il seme di grandi ripercussioni.
Per ultimo ma non per questo meno importante vogliamo dire a tutta la popolazione di guardare attentamente a cio' che il COMITATO PRO ACQUA GUALDO espone e a tutte le battaglie portate avanti sin ora senza interlocutori e strumentalizzazioni varie,NESSUNO PUO' E DEVE PERMETTERSI DI DIRE CHE IL COMITATO SCRIVE E BASTA,"I FATTI" SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!!!
UN'ULTIMA COSA...INVITIAMO LA POPOLAZIONE IL GIORNO 25(SI IL GIORNO DEI GIOCHI DELLE PORTE SI CONCLUDERA' IL TUTTO ALLE 15)DI PARTECIPARE CON NOI ALLA MARCIA DELLA PACE DI ASSISI,SI AGGREGHERANNO MOLTI PULMAN DELLA VAL DI SUSA,SIAMO STATI CONTATTATI DA QUESTI NOSTRI AMICI "NO TAV" CON CUI ABBIAMO IN ATTO UNO SPLENDIDO GEMELLAGGIO,COGLIAMO L'OCCASIONE PER SALUTARLI CORDIALMENTE CON IL MASSIMO DELLA NOSTRA STIMA.
Grazie...

Comitato pro Acqua Gualdo

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