giovedì 2 febbraio 2012

GUALDO TADINO...CITTA' DI QUALE ACQUA? SICURAMENTE NON DELLA NOSTRA...


Il recente concorso organizzato dalla nota azienda di acque minerali presente nel territorio Gualdese con il Polo Museale e con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino ha lasciato sbalordito il Comitato sia per le finalità preposte, sia per il premio previsto che per il contesto in cui è stato lanciato cioè quello di una vertenza nata alla fine dell'anno appena trascorso e ancora irrisolta, a seguito di uno scontro tra un assessore comunale e il Polo proprio sul tema al centro del concorso stesso".Il premio previsto sembra essere molto simile al percorso didattico oggetto del contenzioso. La nostra indignazione nasce dalla presa visione della macroscopica serie di contraddizioni che non possono essere accettate e lasciate passare nell'indifferenza malgrado il consenso ufficiale. Innanzitutto vedere che un'azienda industriale a tutti gli effetti e che come tale produce inevitabili impatti sulle componenti ambientali bandisce un concorso sul delicato tema dell’acqua rivolto alle scuole italiane con lo scopo di sensibilizzare le giovani generazioni ai temi dell’educazione ambientale è veramente stridente. Questa città dell'acqua non può accettare che chi questo bene di vitale importanza a dispetto di Deflussi Minimi Vitali, dichiarazioni ufficiali di emergenze idriche e sentenze la sottrae dai suoi bacini naturali, la succhia via in profondità, la ingabbia in chilometri di tubi e poi la sfrutta vendondola in una bottiglia di plastica, parli alle nuove generazioni con incredibile serenità di rispetto dell’ambiente naturale, di quanto è importante difendere l'ecosistema dall'inquinamento e dallo spreco delle risorse per preservare quel delicato equilibrio che è alla base della nostra vita. Ma da quale pulpito viene la predica? Da chi voleva scavare altri due pozzi del tutto incompatibili proprio con gli ecosistemi di Gualdo e Nocera?! Ma cosa insegnamo ai nostri figli? Che l'ultimo degli usi è il fulcro di tutto? Non dovremmo invece insegnargli che l'acqua viene dal cielo e non dai rubinetti e va rispettata e tutelata in tutto il suo ciclo? Non dovremmo ribadire invece che se non piove l'acqua non si sfrutta per rispetto dei suoi tempi di rigenerazione e la priorità ce l'hanno sempre le esigenze vitali degli esseri viventi? Tutte queste scomode considerazioni rappresentano la vera educazione ambientale che non si insegna ancora a scuola anche se ci vogliono fare credere il contrario e che quando viene programmata seriamente coinvolge esperti appartenenti al settore ambientale-naturalistico e di certo non si improvvisa solo perché va di moda o mi rende più buono.
Ma noi siamo anche profondamente indignati che l'amministrazione comunale abbia dato ancora sfoggio della sua assoluta assenza e coerenza rispetto alla vita reale cittadina. Arroccata nel suo mondo, a destra o a sinistra che sia non fa la differenza, l'amministrazione si arrabbia, accusa e poi ci ripensa e intanto che c'è, nel caos generale, concede il patrocinio. Ma come si fa a sostenere ufficialmente un'iniziativa culturale che coinvolge gli stessi protagonisti e il medesimo argomento contestati dall'amministrazione stessa? Non è possibile pensare che questa scelta possa significare aver riconosciuto un qualcosa di alternativo all'oggetto della vertenza vista l'imbarazzante coincidenza delle argomentazioni o il giusto investimento rivendicato in cambio a quanto di inestimabile valore ci viene sottratto da tempo dalle nostre sorgenti in questa che ha tutta l'aria di essere semplicemente una operazione di marketing aziendale. Non lo vogliamo e non lo possiamo credere e accettare.
Rimaniamo, contro corrente rispetto a quanto sta accadendo in questa povera città, sempre coerenti e convinti nella nostra battaglia in difesa dei beni comuni e non scendiamo a nessun inaccettabile, assurdo e ingiusto compromesso anche perché che, ci piaccia o non ci piaccia non ci stancheremo mai di ripetere, l'umanità deve e dovrà fare i conti con lo sfruttamento ambientale rivedendo drasticamente il suo modo di vivere se vuole guardare a domani...

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

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