sabato 13 dicembre 2008

" Gualdo Tadino " La Storia Della Nostra Città





Umbra prima, romana poi e definitivamente medievale. Il tessuto della città racconta delle sue tante rifondazioni, profondamente intrecciate con l’architettura
e le materie che nelle varie epoche si sono succedute. Conoscerne da vicino la storia, significa comprendere appieno l’identità della Gualdo odierna.

Da recenti studi è emerso che la vetusta Tarsinater umbra, citata nelle Tavole Eugubine, coincideva con l’abitato del Colle Mori, esistente ai piedi dell’Appennino gualdese dal sec. XIII A.C. al II secolo A.C., mentre la città Tadinum era il municipio romano sviluppatosi lungo la Flaminia, al vocabolo Rasina, intorno al III secolo a.C.. Ma origine più remota va ricercata nell’insediamento di epoca preistorica in località Santo Marzio, luogo in cui furono rinvenuti due dischi aurei risalenti al XII sec. a. C., ritenuti la più antica testimonianza di oreficeria in Italia. Assogettata a Roma nel 266 a. C. e rasa al suolo dalle truppe di Annibale nel 217 a. C., la zona fu devastata più volte dalle incursioni barbariche.
Nel 552 fu luogo della famosa battaglia di Tagina o Tadinum, durante la quale il bizantino Narsete sconfisse il re goto Totila. Distrutta nell’anno 996 dalle truppe dell’Imperatore Ottone III, Tadinum venne ricostruita nel 1180, in località Val di Gorgo (eremo Santo Marzio), lungo le sponde del Feo, con il nome longobardo di Gualdum (dal tedesco wald, che significa bosco); in seguito al violento incendio causato secondo la leggenda forse da una donna di nome “Bastola”, fu nuovamente riedificata, come compare in un atto del 30 aprile 1237. Un periodo di rinascita iniziò nel Duecento grazie all’imperatore Federico II. Egli volle il restauro della Rocca Flea e, per proteggere le cittadina dagli attacchi guelfi perugini, nel 1242 la cinse di possenti mura, la dotò di quattro porte di accesso (San Benedetto, San Donato, San Martino e San Facondino) e diciassette torri di difesa. Durante il periodo comunale la città si diede libere istituzioni, Gualdo fu sottomessa da Perugia e nel 1378 ad opera di Bartolo di Sassoferrato ebbe uno dei primi statuti cittadini. In seguito, Gualdo fu sottomessa a Perugia e nel 1458 passò allo Stato Pontificio. Nel 1513, grazie alla sua strategica posizione di confine tra i possedimenti della chiesa e il Ducato di Urbino, fu dichiarata da Papa Leone X sede di Legazione Autonoma e governata da Cardinali Legati, titolo che conservò fino al 1587. Nei due secoli successivi passò sotto l’amministrazione pontificia: nel 1833 le furono conferiti da Papa Gregorio XVI il titolo di Città e il nome “Gualdo Tadino” sia per distinguerla dai centri omonimi, sia per ricordare il municipio romano posto sulla Flaminia. Il doppio nome, Tadinum e Gualdum, porta la memoria delle sue origini: umbra, romana e longobarda.

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