domenica 5 agosto 2012

VOGLIAMO STARE COME SEMPRE A GUARDARE???



Ciò che temevamo è puntualmente avvenuto: grave siccità in Umbria e stato di emergenza ufficializzato dalla presidente Marini!!! Fin dal mese di Febbraio in seguito all'allarme lanciato dalla VUS e dal comune di Nocera Umbra avevamo temuto che questa eventualità poteva aggravarsi in modo preoccupante e avrebbe potuto toccare anche il comune di Gualdo Tadino. Per ora sembra che qui la situazione non sia ancora allarmante come in altri comuni umbri ma le sorgenti gualdesi sono comunque in sofferenza. Avevamo invitato i pochi che gestiscono (molto male) l'acqua di tutti di non preoccuparsi solo di lanciare aumenti di bolletta in vista della siccità per effettuare i prelievi più in profondità ma di preservare conservare e non sprecare l'acqua ancora presente. Ma nessuna risposta o azione intensa al risparmio e conservazione è stata osservata. Le piogge di aprile e le rare dei primi di giugno hanno forse tamponato una situazione allarmante ma non hanno allontanato il pericolo. Ora non è più tempo di calcoli nelle tasche dei cittadini ne di questo assurdo silenzio da parte di Umbra Acque e amministrazioni che non prendono provvedimenti per tempo nemmeno se sollecitati. Non piove e fa caldo pertanto l'acqua sta scarseggiando e le prime autobotti stanno silenziosamente arrivando alle frazioni più disagiate di Gualdo Tadino già caratterizzate da assenza di acquedotto e da una assurda e inconcepibile qualità dell'acqua. La presidente Marini ha firmato lo stato di emergenza idrica per la regione Umbria mentre qui a Gualdo un anomalo silenzio caratterizza questa torrida estate 2012 infatti ne ordinanze per regolamentare l'uso dell'acqua ne avvisi alla popolazione per non sprecare sono stati mai emanati I dati dell'ARPA umbria sono disponibili nel sito a tutti coloro che volessero farsi un'idea della situazione affatto confortante che non giustifica di certo questo silenzio come se tutto fosse apposto. Mancherà l'acqua ai cittadini senza preavviso come già accaduto nei giorni scorsi in frazione Cerasa e Schifanoia? E come gia' successo nelle precedenti emergenze? Sarà ancora il cittadino a pagare questa anomalia climatica come se fosse colpa sua? Invece quando restituira' Umbra Acque e tutti gli enti gestori degli acquedotti il 7% di profitto caricato sulle bollette abolito con regolamentare referendum nel 2011 invece di chiedere un assurdo aumento delle tariffe per fronteggiare la crisi idrica?E quando pensano i signori nei palazzi a regolamentare i prelievi e la distribuzione d'acqua? Ma soprattutto perchè non si stanno prendendo provvedimenti in tempo per preservare quella che c'è? Ma sanno questi amministratori cosa significa siccità e quanto costa alla vita lo spreco del bene acqua? Pensiamo proprio di no altrimenti avrebbero potuto fare molto di più per conservare questo bene. Oltretutto in momenti critici come questi ci sono provvedimenti che regolamentano se non addirittura prevedono l'interruzione momentanea di attività industriali come quelle di imbottigliamento(anzi soprattutto queste) per lasciare alle esigenze idropotabili della popolazione la priorità. Ora sarà dura battaglia nei confronti dell'applicazione di questa regolamentazione del bene comune ma non lasciamo che l'ennesima situazione d'emergenza venga lasciata far pagare ancora ai cittadini: il Comitato intende verificare e accertarsi che questi principi siano davvero rispettati e applicati per il bene della popolazione anziché dell'economia. I cittadini sono stufi di dover rinunciare all'acqua e di vedere l'azienda d'imbottigliamento insidiata nel nostro territorio sfruttare questo bene prezioso per di piu' senza pagarlo e facendone un ricavo al di sopra di ogni aspettativa alla BARBA NOSTRA.BASTA.

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