venerdì 4 settembre 2009

"SPLENDIDA NOVITA' SUL DEPOSITO CAUZIONALE DI UMBRA ACQUE"





comitatoproacqua@libero.it
http://comitatoproacquagualdo.blogspot.com

La riunione tenutasi lunedì a Palazzo Priori con il sindaco di PG, la presidente dell’Ati e il presidente di Umbra Acque ci ha fortemente deluso per i toni pacatissimi e troppo concilianti a riguardo del deposito. Intanto la raccolta di firme per la petizione sta proseguendo con grande successo (ieri ulteriori 250 firme) e siamo pronti a proseguire con o senza le associazioni dei consumatori contro questo sfrontato atto di forza. Siamo sempre più dell’idea che la cauzione sia fuori legge e siamo decisi ad approfondire la questione anche perchè oramai la gente fa anche “altri ragionamenti” sul tema acqua, come i continui aumenti della bolletta divenuta oramai salatissima, la sua assoluta non trasparenza, i contributi dei privati e la gestione delle risorse che vorremmo di nuovo in mano ai comuni.
Da qualche tempo siamo in contatto e collaborazione con la Toscana dove, proprio in questi giorni, nei comuni di Siena, Grosseto, Porto S. Stefano ed Orbetello si sta verificando la medesima storia con la S.p.A. Acquedotto del Fiora (ATO6) e sono già state raccolte più di tremila firme per cancellare il provvedimento. Guarda caso, come x UA, il Socio privato è la cordata guidata dalla multinazione ACEA e alcuni membri di nomina ACEA sono presenti nei CDA di entrambe le Spa Toscana e Umbra.
Abbiamo scoperto con dati alla mano (Finanza & Mercati - 30 Lugio 2009) che il semestrale di bilancio 2009 di ACEA con una perdita di oltre il 24% è preoccupante e che il 4 Agosto Cremonesi, presidente ACEA, ha chiesto al ministro Matteoli di poter aumentare le tariffe fino a 1.40 euro al metro cubo dicendo testualmente: “per fare lavori sulla rete idrica senza costi per lo stato, visto che in Italia c’è l’acqua più a buon mercato di tutto l’Occidente e che dell’aumento non cospicuo una famiglia neanche se ne accorgerebbe!”. In questo scenario abbiamo cominciato a raccogliere le prove che la cauzione serve soltanto a battere cassa e attendiamo fiduciosi che i Sindaci non siano concilianti , ma alzino quanto prima la voce a difesa di tutti i cittadini!
Infatti il Centro Ricerche e alcuni membri del consiglio Provinciale di Grosseto hanno già delineato i punti in cui la Legge deve intervenire, e noi ci aspettiamo azioni di questo tipo anche dall’Umbria:
1)Il deposito è fuori legge ai sensi del Codice Civile perchè il contratto è già stipulato e non può essere modificato unilateralmente.Il Decreto Bersani 223/2006 prevede invece che anche questi contratti possano essere cambiati,ma con un giustificato motivo e, visti i dati di bilancio,sono in molti ora a non credere che Umbra Acque voglia “bilanciare la morosità” con i soldi dei depositi,come da loro dichiarato.
2) La Comunità Europea proibisce la richiesta di cauzione alle società che agiscono in condizioni di Monopolio, come Umbra Acque. Inoltre si tratterebbe a tutti gli effetti di un’appropriazione indebita perchè si produrrebbe guadagno ingiusto a vantaggio di una SpA che vuole fare investimenti risparmiando gli interessi passivi alle Banche. Insomma, secondo gli avvocati Toscani, non si possono usare le somme richieste a titolo di “cauzione” per fare investimenti e i soci di Umbra Acque, con almeno un decimo del capitale sociale, possono denunciare i fatti al tribunale (art.2409 Codice Civile) anche prima dell’approvazione del bilancio annuale.
Se la società vuole avere finanziamenti deve assumersi le sue responsabilità e rivolgersi alle Banche o allo Stato e non farlo a danno di incolpevoli cittadini gia’ oberati da bollette troppo onerose. Detto tutto ciò siamo, ad oggi, ancora più convinti che solo con l’annullamento del deposito può essere evitata una lunga causa civile e penale per la quale, a detta dei legali, sembra proprio che gli estremi non manchino.

IL DIRETTIVO DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

Musica


MusicPlaylistView Profile
Create a playlist at MixPod.com

Visualizzazioni totali