sabato 25 dicembre 2010

AUGURONI!!!




BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO,CHE LA SERENITA' E LA PACE REGNI SEMPRE NEI VOSTRI CUORI!!!

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

sabato 4 dicembre 2010

INOLTRIAMO DA UFFICIO STAMPA ACQUA BENE COMUNE





COMUNICATO STAMPA

Sabato 4 dicembre il popolo dell'acqua torna in piazza, in tutta Italia


Domani, sabato 4 dicembre, il popolo dell'acqua torna in piazza e lo fa in decine di città italiane. Dopo la straordinaria raccolta di firme per i referendum per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, per cui il Comitato Promotore ha raccolto quasi un milione e mezzo di firme, torniamo in piazza per chiedere un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze imposte dal “Decreto Ronchi” almeno fino al voto referendario; contro l'abolizione degli ATO prevista dal “Decreto Calderoli”; per chiedere il diritto al voto referendario entro il 2011. La mobilitazione italiana si inserisce nel percorso dei movimenti mondiali in concomitanza con il Vertice Mondiale sul Clima in svolgimento a Cancun. Sabato 4 dicembre il popolo dell'acqua è in piazza per chiedere giustizia ambientale e sociale.

A Roma saremo in piazza Santi Apostoli dalle ore 11 fino a sera, su www.acquabenecomune.org la mappa di tutte le iniziative nel Paese.

venerdì 19 novembre 2010

DALLA FUGA ALLA "VITTORIA" GUALDO TADINO MODIFICA IL SUO STATUTO COMUNALE


Dopo 3 Consigli Comunali in cui si era arrivati a nulla di fatto abbiamo temuto che il tesissimo clima del Consiglio di Giovedì 18 Nov 2010, instauratosi sin dalle prime battute, fosse il preludio di un ulteriore flop. Invece dopo rinvii, defezioni, urla, proclami di illegittimità con i quali la maggior parte della maggioranza ha cercato di rinviare di nuovo la discussione della mozione con cui 660 gualdesi, che hanno firmato la petizione, chiedevano di modificare lo statuto comunale e di tornare ad affidare la gestione dell’acqua al Comune o ad un’azienda completamente di diritto pubblico, alle 22.47 del 18 Nov 2010 si registrava una vittoria schiacciante, chiara e limpida come l’acqua stessa. Ad eccezione di alcuni assenti e del voto contrario di Vecchiarelli, quando oramai la maggioranza dei voti era chiara e netta per la petizione anche i meno convinti si sono visti costretti ad accoglierla per non apparire ostili ad una richiesta voluta dal popolo.
Grazie ai proponenti la mozione voluta ed organizzata dal Comitato Pro Acqua Gualdo con la raccolta firme, alla tenacia di coloro che si sono offerti di portare in Consiglio le firme raccolte dato che noi non avremmo potuto farlo(in particolare si ringrazia Graciolini Gianluca), dei rappresentanti del Comitato stesso presenti e vigilanti in consiglio fino alla fine della votazione, è oramai ufficialmente avviato e deliberato il percorso che porterà alla modifica dello statuto Comunale con l’inserimento della clausola vincolante sull’acqua “bene comune universale, la cui gestione è priva di rilevanza economica e fini di lucro”.
E’ una grande vittoria, di rilievo nazionale, la vittoria oggi è della democrazia partecipata, di tutti i gualdesi a cui diciamo grazie per averci dato fiducia, della gente che ha richiesto con forza il riconoscimento del “bene umano universale acqua”, dopo che con il Decreto Ronchi è divenuta merce che risponde soltanto ai Consigli di Amministrazione.
Il percorso da seguire per la ripubblicizzazione dei servizi sarà lungo, ma ancora una volta il Comitato promette vigilanza e attenzione massima a tutte le tappe che seguiranno ed esorta la popolazione a continuare insieme perché è solo attraverso la partecipazione massima che si recupera l’equità sociale.

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

sabato 30 ottobre 2010

"LA FUGA DEGLI UNDICI"




Eppure ci avevamo sperato! Dopo ben 2 volte in cui si era arrivati a nulla di fatto credevamo che con il Consiglio Comunale di Venerdi 29 Ottobre si arrivasse finalmente al voto dell’ordine del giorno con cui 660 gualdesi, che hanno firmato la petizione, chiedevano di modificare lo statuto comunale e di tornare ad affidare la gestione dell’acqua al Comune o ad un’azinda completamente di diritto pubblico.
Invece, sotto i nostri occhi e quelli di tanti altri Gualdesi presenti in Consiglio, hanno rifatto di nuovo il giochetto della mancanza del numero legale per raggiungere il quorum per la discussione ed il voto della mozione.
Di tutta la maggioranza dileguata, l’unica rimasta è stata Simona Vitali. La maggior parte dei consiglieri ha preferito rimanere assente per impegni improrogabili o impellenti necessità fisiologiche dell’ultimo momento.
Avrebbero voluto bocciarla quella petizione, ma come spiegarlo senza imbarazzo a 660 cittadini firmatari ed a tutti gli altri? Come giustificare la mancata volontà a voler vedere riconosciuta l’acqua come bene comune e la sua gestione priva di rilevanza economica?
Hanno preferito la VERGOGNA di una fuga voluta o comandata, ma l’hanno fatto e per la terza volta!
La vergogna piuttosto che la bocciatura della mozione, la vergogna piuttosto che l’assunzione della responsabilità derivante dal ruolo che rivestono in quella sede e di fronte a così tanti firmatari,davanti a chi li ha votati!!!
La politica della nostra città è lontana dai cittadini e dalle loro necessità e la vergogna di questo ignobile atto che ignora sfacciatamente i firmatari la petizione ed i gualdesi in generale, ne è la prova schiacciante.
La rappresentazione inscenata per il pubblico del Consiglio Comunale è stata veramente esemplare di una classe politica che non sa giustificare le sue azioni contrarie o assenti nel senso del bene comune.
La gestione privata dell’acqua è' la più clamorosa sconfitta della politica, è' la vittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E' la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business sotto il controllo di pochi ed a danno dei molti. Come spiegare alla gente tanta ingiustizia e sofferenza sociale che ne deriva?

Ma noi non molliamo, non molleremo nel vedere votato l’ordine del giorno voluto da tanta gente e già approvato in migliaia di Comuni Italiani e in svariati Consigli regionali!!! La battaglia continua e noi non ci tiriamo indietro, non lo faremo mai,noi non fuggiremo.


IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

giovedì 28 ottobre 2010

VENERDI ORDINE DEL GIORNO PER MODIFICARE LO STATUTO COMUNALE NON DOBBIAMO MANCARE

FINALMENTE VENERDI 29 OTTOBRE DOPO LE 18 E 30 IN CONSIGLIO COMUNALE SI VOTERA' IL NOSTRO ORDINE DEL GIORNO PER MODIFICARE LO STATUTO COMUNALE E AFFIDARE L'ACQUEDOTTO AL COMUNE O AD UN'AZIENDA COMPLETAMENTE DI DIRITTO PUBBLICO.LE FIRME DEI CITTADINI DI GUALDO AVRANNO UN PESO FONDAMENTALE,ED OGNUNO DEI POLITICI SI PRENDERA' UNA RESPONSABILITA' PERSONALE NEL VOTARE,SI GUARDI SOLTANTO L'INTERESSE DELLA POPOLAZIONE E NULL'ALTRO.L'ACQUA E' UN BENE COMUNE E UN DIRITTO UMANO FONDAMENTALE,IL SERVIZIO IDRICO DEVE RITORNARE PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA,PERTANTO SI INVITANO TUTTI I CITTADINI A PRESENTARSI NELLA SALA CONSILIARE VENERDI PER CAPIRE VERAMENTE CHI STA' DALLA NOSTRA PARTE.
GRAZIE A TUTTI.
IL DIRETTIVO DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

venerdì 17 settembre 2010

"LA NOSTRA RACCOLTA FIRME PER AFFIDARE L'ACQUEDOTTO AL COMUNE ARRIVA IN CONSIGLIO PER ESSERE VOTATA DAI NOSTRI AMMINISTRATORI E DALL'OPPOSIZIONE"



L’Acqua come il territorio e l’aria sono beni primari che vanno tutelati nello stesso identico modo,la speculazione imprenditoriale non può prevalere sull'interesse comune, specialmente in un Paese come il nostro, tradizionalmente ricco di acque ed e’ oramai sotto gli occhi di tutti DOVE VI SONO LE ATO, manca una politica efficace e trasparente, il “business dell'acqua” non produce miglioramento ed efficienza ma evidenzia vizi congeniti e spreco di denaro e comunque a rimetterci e’ sempre il cittadino. Questo sistema avvantaggia pochi manager e alimenta inutili e costose consulenze tecniche(ATO 1,2,3 ECC ECC). Inoltre, di frequente i grandi gruppi agiscono con condotte illecite per falsare e distorcere il meccanismo concorrenziale, cosa che ha portato l'Antitrust ad applicare pesanti sanzioni pecuniarie nei riguardi di 2 MEGA AZIENDE CHE CONTROLLANO LE ATO.
Il sistema di privatizzazione dell'acqua sembra dunque irrimediabilmente entrare in rotta di collisione con l'interesse generale di molte comunità italiane che rivendicano, a giusto titolo, il primato del pubblico, vicino ai bisogni fondamentali dei cittadini senza distinzione di censo.L'ACQUA E' UN MONOPOLIO NATURALE SIGNIFICA CHE NON SI PUO' FARE UNA VERA CONCORRENZA NEGLI ACQUEDOTTI,il famoso mercato non e' la risposta non risolve i problemi li crea,nessuno puo' mettersi 3 rubinetti in casa e poi sciegliersi il migliore,tutto cio' approfondisce le differenze tra ricchi e poveri,non li avvicina.
Le aziende che forniscono servizi ai cittadini VANNO RIMESSE NELLE MANI DEI CONSIGLI COMUNALI,DELLE PERSONE CHE ELEGGIAMO,NON DI GRANDI MANAGER RIPETIAMO CHE UNA VOLTA NOMINATI TRASFORMANO L'AZIENDA IN UN FEUDO PENSANDO SOLO AL PROFITTO DELLA STESSA.
PER QUESTO ABBIAMO PENSATO DI RACCOGLIERE DELLE FIRME(660) PER MODIFICARE LO STATUTO COMUNALE E AFFIDARE L'ACQUEDOTTO AL COMUNE O AD UN'AZIENDA COMPLETAMENTE DI DIRITTO PUBBLICO(UN CONSORSIO PER ESEMPIO)LE FIRME DEI CITTADINI DI GUALDO CHE FAREMMO PRESENTARE AD UN'ORDINE DEL GIORNO IN CONSIGLIO COMUNALE(ENTRO LA FINE DEL MESE DI OTTOBRE,COSI ALMENO CI E' STATO RIFERITO DA GRACIOLINI)COSI VEDREMO CHI VERAMENTE STA DALLA PARTE DEL CITTADINO TUTTI I GRUPPI E PARTITI DOVRANNO PRENDERSI QUESTA IMMANE RESPONSABILITA',PER FARE TUTTO CIO' CI OCCORREVA QUALCUNO CHE POTESSE INSERIRE IN UN'ORDINE DEL GIORNO LA NOSTRA PETIZIONE,L'UNICO CHE SI E' FATTO AVANTI E' STATO GRACIOLINI DI P.R.C.LUI FARA' DA TRAMITE PER IL COMITATO DATO CHE NOI NON AVREMMO POTUTO PORTARE IN CONSIGLIO COMUNALE TALE RACCOLTA FIRME.
L'ACQUA NON E' UN PROFITTO,SI SMETTA DI ESSERE FORTI CON I DEBOLI E DEBOLI CON I FORTI CI SI ADOPERI PER UNA LEGALITA' AMMINISTRATIVA ESERCITATA ESCLUSIVAMENTE NELL'INTERESSE DELLA COMUNITA.

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

mercoledì 11 agosto 2010

"RIAPERTA LA FONTE AL PUBBLICO"



comitatoproacqua@libero.it
http://comitatoproacquagualdo.blogspot.com

Gualdo Tadino 11/08/2010


Eravamo abbastanza preoccupati appena avuta la notizia della chiusura per lavori della nostra fonte Rocchetta,anche e soprattutto per il periodo in cui venivano effettuati codesti lavori,ed avevamo auspicato la riapertura della stessa nel piu' breve tempo possibile,ebbene oggi siamo raggianti,e' stata revocata la notifica dell'ordinanza e la fonte e' stata riaperta al pubblico con 2 giorni di anticipo(doveva avvenire il 13)
va fatto un plauso in primis alla nostra assessore all'ambiente e all'amministrazione tutta per l'assidua e tempestiva opera di ripristino della sicurezza, saremo comunque sempre vigili come lo siamo stati anche in questo caso(ad onor del vero abbiamo anche fin troppo assillato la nostra assessore all'ambiente,quasi all'esasperazione) affinche questo nostro splendido patrimonio rimanga tale per tutti i Gualdesi e per i tanti turisti che vogliano godere delle nostre magnifiche e poco valorizzate mete.
Il nostro assessore dovra' esaudire un'ulteriore piccolissima richiesta,vorremmo che vengano sostituite le “staccionate” di legno che circondano la fonte,in quanto fatiscenti e pericolose,il Comitato si adoperera' affinche l'opera venga realizzata a breve.
Grazie a tutti e di corsa tutti alla fonte!!!

Comitato Pro Acqua Gualdo

giovedì 5 agosto 2010

"LA FONTE VENGA RIAPERTA AL PUBBLICO AL PIU' PRESTO"





05/08/10
Gualdo Tadino

Ci lascia un po' sconcertati la notizia della chiusura per “lavori di sostituzione delle reti paramassi e lo svuotamento delle stesse per ripristinare le condizioni di sicurezza”, non tanto per la piu che legittima messa in opera di tutte le condizioni di sicurezza,anzi siamo i primi a non eccepire su questo,ma siamo stati messi al corrente per mezzo di alcuni rocciatori che quel masso fermato dalla rete (il piu grande ce ne un'altro un po piu' piccolo) e' li da anni!!!(3 o 4 per l'esattezza) e allora ci domandiamo come mai soltanto oggi si prendono i provvedimenti del caso?Anche perche in questi 12 anni non vi e' stata mai la necessita' di intervenire,non e' mai ripetiamo mai successo nulla.
In merito a tutto cio' ci chiediamo ancora come mai sono stati affissi dei cartelli caduta massi sia nei pressi delle reti sottostanti la fonte e alla stessa solo da circa una settimana?(vedi foto)
E come mai questi lavori vengono effettuati nel mese di agosto quando la meta preferita dei Gualdesi e dei pochi turisti e' proprio la fonte della rocchetta?
Come mai nessuno si e' mosso prima?
Amministrazione vecchia e nuova?
Queste non sono illazioni,e noi non siamo qui per speculare,anzi tutt'altro,noi saremo vigili e sempre presenti, almeno ogni ora faremo un sopralluogo davanti al divieto di accesso per sapere se si sta lavorando e come procedono questi lavori, non e' legittimo sapere questo da parte dei cittadini? inoltre auspichiamo che non si aspetti lo scadere dell'ordinanza ma che si riapra al piu presto la “nostra fonte” CI ADOPEREMO CON TUTTI I MEZZI AFFINCHE L'UNICA NOSTRA FONTE ROCCHETTA,LA VERA ROCCHETTA, CHE DA "SEMPRE" E' STATA META DEI NOSTRI AVI COME RISTORO E SVAGO PER LE CALDI GIORNATE ESTIVE RIAPRA E AL PIU PRESTO.

IL DIRETTIVO DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

sabato 31 luglio 2010

ISTANZA DI AVVIO ISTRUTTORIA INVIATA DAL COMITATO ALLA CONVIRI PER GLI AUMENTI TARIFFARI DI UMBRA ACQUE: DAL TRASPORTO AUTOBOTTI ALLA DEPURAZIONE




Alla prima istanza inviata alla CONVIRI in data 04 Febbraio 2010 seguì un riscontro telefonico con promessa di approfondimento della questione nella sua totalità.
Alla domanda non seguì riscontro scritto, sotto il testo integrale della nostra richiesta recentemente reinoltrata formalmente alla Commissione:
Gualdo Tadino
02 Agosto 2010


Spett.le
Comissione per la Vigilanza sull’uso delle risorse idriche


OGGETTO: AUMENTI TARIFFARI ATO Umbria 1 e rapporto tra Autorità d’Ambito e Gestore Umbra Acque S.p.A.

Egregi Membri della Commisione di Vigilanza,

Con la presente la scrivente è a sottoporre alla Vs. Cortese attenzione, in riferimento alle competenze che la Legislazione vigente vi conferisce, quanto richiamato in oggetto e di seguito argomentato.

In data 06 Febbraio 2009 (delibera n.5 del 06/02/2009) l’Assemblea dei Sindaci della ATO Umbria 1 ha deliberato ulteriori aumenti tariffari che il Gestore Umbra Acque S.p.A. ha applicato ai Cittadini serviti nei 38 Comuni di propria competenza per l’anno 2009.
Verificando la delibera in questione, da un nostro calcolo, si evince un aumento pari al 2.85 % oltrechè del tasso di inflazione a cui si aggiunge un altro aumento del 2.15% ed un icremento inerente il canone di depurazione.
I firmatari della presente, insieme alle tante realtà territoriali impegnate per la salvaguardia dell’Acqua ed il contrasto alle politiche di mercificazione della stessa, hanno avviato un proprio studio per l’approfondimento sia del Metodo Tariffario e la legislazione vigente di riferimento, sia degli impegni sottoscritti al momento del conferimento tra il Gestore Umbra Acque S.p.A. e l’ATO Umbria 1.
Proprio dallo studio degli atti deliberativi, la scrivente nutre seri dubbi sulla correttezza e la conformità alla normativa vigente di riferimento.

Di seguito elencati alcuni punti su cui si sta riflettendo:

1) Nel periodo di crisi idrica 2007/2008 (dichiarato con DPCM 4/3/2007 e 28/12/2007, e DPCM del 27/6/2008 e la delibera della Giunta Regionale Umbria n. 844/2007), sono stati spesi €1.544.624,24 (per acquisto beni e servizi) per gli approvvigionamenti di acqua mediante autobotti nei territori che hanno necessitato di tale servizio. La copertura delle predette spese hanno determinato, secondo quanto testualmente riportato nella Delibera n.5 del 06.02.09, la necessità di un incremento tariffario per il 2009 pari al 2.15% da destinarsi a finanziare parte (€ 1.213.780,00) delle spese sostenute dal gestore per il servizio autobotti, poichè il limite massimo d’incremento non consente la copertura integrale della spesa ritenuta ammissibile.
C’è da precisare che oltre ai provvedimenti tecnico-amministrativi adottati a partire con l’Ordinanza n. 3598 del Presidente del Consiglio del 15/06/2007 con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per la crisi idrica nei territori dell’Italia centro settentrionale, tra cui è stata compresa la Regione Umbria, la quale a sua volta ha adottato i provvedimenti di cui sopra, sono stati stanziati fondi per affrontare l’emergenza di cui sopra.
Quindi ci chiediamo anche se questi fondi avrebbero dovuto essere in parte spesi per il pagamento delle autobotti di cui sopra e la questione ci sembra essere un rafforzativo della richiesta della verifica della legittimità o meno di tale aumento in bolletta.
2) Inoltre l’ATO Umbria 1 nella suddetta Delibera n. 5 del 06.02.09, vista la Sentenza della Corte Costituzionale n. 355/2008 che ha dichiarato l’incostituzionalità delle norme che impongono il pagamento della quota della quota della tariffa riferita alla depurazione anche in caso di mancata esplicazione di tale attività, ha ritenuto necessario un incremento della quota della tariffa del servizio idrico integrato, riferita alla fognatura/depurazione, per coloro che utilizzano il predetto servizio allo scopo di RIEQUILIBRARE PER IL 2009 IL MINOR INTROITO DERIVANTE DALL’OSSERVANZA della suddetta sentanza in MISURA ADEGUATA A GARANTIRE IL RIPRISTINO DEGLI EQUILIBRI (?), come testualmente riportato alla pagina 4 della citata Delibera dell’ATO Umbria 1. In questo caso ci chiediamo se l’aumento della tariffa della depurazione e le sue motivazioni a carico di chi usufruisca del servizio siano legittime e se il Gestore non sia obbligato a stabilire norme (tempi e modalità) per la sua restituzione a chi non avrebbe dovuto pagare il canone di depurazione.

I Membri del Comitato Pro Acqua Gualdo, sottoscriventi la suddetta richiesta, si rendono disponibili per gli eventuali approfondimenti di merito ed avanzano alla ConViRi formale richiesta di approfondimento e verifica, con i proprio strumenti, del rispetto ed applicazione della normativa vigente da parte dell’ATO Umbria 1 e, analogamente per la parte di competenza, del Gestore Umbra Acque S.p.A.

Cordialmente

IL DIRETTIVO DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

venerdì 30 luglio 2010

"MA PERCHE NO?"





A Gualdo Tadino c’è in atto un processo di ricerca di forme di energie alternative e rinnovabile che purtroppo sta anche puntando il dito verso scelte che noi, come Comitato P A G, non condividiamo. Ci riferiamo in particolar modo al tema riguardante il maxi Eolico, ma molto di più l’impiego delle biomasse in impianti a gassificazione.
 

La nostra preoccupazione è dovuta
 
1)       Ai risvolti che la conseguente qualità di aria, acqua e suolo potrebbe avere sulla salute di noi tutti e delle generazioni future, con particolare riferimento alla questione dell'accumulo delle sostanze
2)       Al rischio di probabile disboscamento (non è rinnovabile il disboscamento delle nostre montagne!), la eventuale destinazione di aree alla monocoltivazione (tipo quella a sorgo) con sottrazione di biodiversità e sfruttamento dei terreni (con la monocoltura).
3)        All'ingente materiale da utilizzare trasportato con mezzi pesanti, alla possibile qualità del materiale da usare (potrebbe coinvolgere anche la porzione organica dei rifiuti solidi urbani),
4)       Alla possibilità della mano legislativa che, intervendo a norma di legge, ha fatto riconvertire il 90% delle centrali a biomasse (termovalorizzatori a biomasse) verso l'inceneritore vero e proprio dopo il primo periodo di rodaggio iniziale,  questo succede quando gli imprenditori cominciano a lamentare grandi difficoltà a reperire le biomasse necessarie per far funzionare continuamente gli impianti.
 
Senza il contorto meccanismo dei Certificati Verdi e dei CIP6 la resa energetica di simili impianti su larga scala sarebbe così bassa da non invogliare nessun imprenditore!
 
I rischi appena elencati sono troppo elevati e per di più a fronte di benefici collettivi molto aleatori e poco soddisfacenti. Per ora ciò che è chiaro è l'intento di massimizzazione degli utili dei proponenti in base agli incentivi alla produzione di elettricità dalle biomasse.
Abbiamo bisogno di energia e questo lo sappiamo ma non è possibile pensare x esempio alla microgenerazione diffusa? E' possibile pensare a Gualdo ben esposta, come tutte le zone dell'Italia centrale, al sole a sfruttare capillarmente e con impianti più piccoli tutte le possibili fonti esistenti in natura? L'impatto imbientale sarebbe minore? La ricchezza più diffusa su larga scala?
Potrebbe una fabbrica di ceramica, un rivenditore di macchine utilizzare il suo tetto e il suo spazio per micro pale che permettano l’autosostentamento energetico? O un ex operaio Merloni o qualsiasi altra persona potrebbe  pensare ad un'azienda agricola che si autosostenga energeticamente con il propiro digestore anaerobico (impiego nobile di biomasse!), la sua pala eolica ed i suoi pannelli fotovoltaici con il sostegno di fondi CEE e la possibilità di rivendere la sua eccedenza energetica? Micro pale eoliche sulla scia di paesi tedeschi che si autosostengono in questo modo e riescono anche a rivendere l'energia in eccedenza? Ma perche non si vuole privilegiare il singolo cittadino? perche ce' sempre chi deve speculare su' queste grandi opere,sempre e cmq. 
Perché per esempio per la creazione di posti di lavoro non si e' voluto prendere in esame la nostra seria proposta di costituire un centro di riciclo dei rifiuti, in cui il problema rifiuto diventa opportunità di lavoro per il territorio, con ricaduta diretta nelle casse del Comune e ad impatto zero per la salute pubblica e l’ambiente,perche no? PERCHE?
Noi siamo pronti a scendere in campo ed informare dettagliatamente la gente di Gualdo del progetto che si vuol mettere in atto fuori dagli squilli di trombe della magnificenza linguistica della nostra Amministrazione. Quali sono i vantaggi che ne trarrebbe il cittadino? Quanti posti di lavoro?
Vorremmo chiedere al nostro Sindaco(sempre garbatamente e mai scortesi) per esempio, se si potrebbe occupare della valutazione di  tutti i possibili aspetti di impatto e, in specifico, di  quelli  che strettamente gli competono come primo garante della salute pubblica dei suoi cittadini!!!
Richiederemo valutazioni complessive serie ed approfondite, non sommarie o parziali, sul bilancio dei gas serra relative a tutto il ciclo coinvolto nella produzione della energia da biomasse e non solo quelle inerenti l'impianto in sé,studi sull'accumulo  di contaminanti ambientali dagli ossidi di Carbonio passando per i metalli pesanti e alla famiglia delle diossine, delle polveri sottili ed ultrasottili e di tutti i loro possibili effetti sulla salute, sulle coltivazioni nei terreni e sulle “falde acquifere.”
Ci sarebbe tanto altro da dire, questo comunque è già sufficiente per chiarire la posizione di opposizione seria che siamo pronti a portare avanti senza continuare a pensare "povera la nostra Gualdo e le generazioni a venire!" e soprattutto senza continuare a vedere che nessuno ci tutela... tra cave ed acqua regalata ci mancava solo l'arrivo del pericolo di una devastazione dei terreni, aria ed acqua con tutti i rischi che ne conseguono per la salute!
Esistono tante politiche del fare, oltre a quelle del non fare: quelle del fare il bene pubblico, di fare una politica veramente innovativa sul territorio no  obsoleta.
Esiste un fare serio, rispettoso dell’ambiente e che riesce a portare  il suo frutto a cascata sulla gente!
La politica che non si infarcisca di serio e moderno ambientalismo nasce vecchia e è di durata circoscritta e limitata.
L’ambiente nella politica non può essere un problema, perché il suo rispetto è fondamentale per la nostra sopravvivenza e ci può fornire opportunità per un moderno sviluppo sostenibile.
Non si possono cogliere le opportunità dall’uso del termine "verde" BIO, per lasciare in cambio alla comunità poche briciole e sicuramente un ambiente e salute compresa sempre peggiori.
Speriamo tutti di venire ascoltati,perche e' molto importante sottolinearlo,noi non siamo stati mai quelli del no a priori,siamo quelli delle proposte vere e concrete,noi non siamo un partito non siamo un ente privato,non siamo imprenditori, noi abbiamo soltanto da perdere, perche mettiamo sempre la faccia, ma fieri e orgogliosi di tenere il viso ben alto, perche vogliamo solo ed esclusivamente il bene della comunita' intera,perche noi siamo la comunita',noi siamo la gente.

IL DIRETTIVO DEL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

sabato 19 giugno 2010

"UN MILIONE DI FIRME"




CON GRANDE GIOIA,SODDISFAZIONE E UN PIZZICO DI COMMOZIONE INOLTRIAMO DAL FORUM NAZIONALE!!!
GRAZIE DI CUORE A TUTTI.


nonostante la prudenza adottata lo scorso fine settimana, sulla base dei dati ricevuti negli ultimi giorni, e di quelli che ci stanno arrivando dai banchetti, pensiamo sia giunto il momento di rompere gli indugi ed annunciare il:
raggiungimento del milione di firme!!

Consapevoli del risultato storico raggiunto grazie al lavoro e l'impegno di tutte e tutti voi, andiamo avanti per travolgere di firme e consensi tutti coloro che remano contro questo referendum: lo straordinario successo della raccolta è la prova che questa battaglia si può e si deve vincere!

Sempre più convinti che la battaglia per l'acqua sia una battaglia per la democrazia, la segreteria si complimenta con tutte e tutti per il lavoro fin qui svolto, e invia un grande in bocca al lupo per quello ancora da svolgere.

sabato 5 giugno 2010

5 GIUGNO - GIORNATA DELL’AMBIENTE IL WWF ORGANIZZA EVENTI IN TUTTA ITALIA CINEMA, OASI, SPORT, VOLONTARIATO, NATURA





Oggi sabato 5 giugno giornata dell'ambiente e il WWF prepara anche le candidature per il "Panda d’oro" 2010, premio per la biodiversità che verrà consegnato in autunno grazie al voto di una giuria "popolare" Nella Giornata mondiale dell’Ambiente - istituita dall’Onu per ricordare la conferenza di Stoccolma sull'ambiente umano del 1972, da cui prese avvio il Programma Ambiente delle Nazioni Unite e che domani verrà celebrata in tutto il mondo sotto l’egida dell’ONU dal titolo “Milioni di specie. Un pianeta” - il WWF Italia promuove nel corso del weekend decine di iniziative diverse in varie parti del Paese ma con un comune denominatore, ovvero il richiamo ad un’attenzione alla tutela delle risorse naturali del pianeta, per diffondere la cultura ambientale e tutelare concretamente il nostro patrimonio naturale.

In particolare, nella Giornata mondiale dell’Ambiente, il WWF lancerà il “Panda d’oro”, l’Oscar per l’ambiente italiano, che premierà ad autunno i migliori progetti di conservazione, gestione e valorizzazione della biodiversità, e consegnerà una speciale Menzione WWF, nell’ambito del festival CinemAmbiente di Torino rivolta ai cortometraggi internazionali di denuncia delle tematiche ambientali.

Oggi il WWF è presente all’iniziativa organizzata a Roma per la Giornata dell’Ambiente dai
Ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione, insieme a mille studenti delle scuole di tutta Italia. Ai ragazzi l’Associazione presenterà i propri prodotti di educazione ambientale, materiali sulla biodiversità e un computer con speciali programmi per calcolare la propria impronta di carbonio e scoprire quanta CO2 produciamo attraverso comportamenti quotidiani e abitudini alimentari.

mercoledì 26 maggio 2010

RAGGIUNTA QUOTA 680 MILA!!!


RICEVIAMO DALLA SEGRETERIA DEL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA!!!



COMUNICATO STAMPA




680mila firme raccolte. Adesso si punta al milione. Savona maglia rosa.




Seicentottantamiladuecentosettantotto firme raccolte in poco meno di un mese. L'obiettivo che il comitato si pone è adesso quello del milione di firme entro luglio. Un risultato che sorprende lo stesso comitato promotore dei 3 referendum per l'acqua pubblica e che vede la costante crescita della raccolta settimana dopo settimana. Non ci sono flessioni, ogni aggiornamento dai territori è una sorpresa. Solo questa settimana sono state raccolte oltre 154mila firme.


Savona è la maglia rosa del Giro d'Italia dell'acqua pubblica, la giocosa competizione che i promotori dei referendum avevano promosso tra i comitati provinciali. La città ligure ha più che raddoppiato l'obiettivo provinciale delle firme da raccogliere entro luglio.




I numeri della raccolta firme sono da record, mai una campagna referendaria aveva raccolto tante firme in così poco tempo nella storia della Repubblica. Il merito di questo successo va ai comitati territoriali e a tutti quanti si stanno impegnando per la riuscita della raccolta firme: migliaia di volontarie e volontari che, da un mese, sacrificano ore di tempo libero e di riposo per la campagna referendaria.

Avanti tutta, verso il milione di firme.




Roma, 26 maggio 2010

sabato 22 maggio 2010

"RIPUBBLICIZZIAMO L'ACQUA!!!"


Il comitato Pro Acqua Gualdo vuole rendere noto che per quanto riguarda l'ennesima raccolta firme volta a sostenere il principio dell'acqua come bene comune e della sua gestione pubblica,si appoggera' alla raccolta gia' in atto di P.R.C,dato che non ci e' stato possibile reperire i moduli per condurre direttamente la campagna referendaria.
ricordiamo inoltre a chiunque voglia fare demagogia politica,la nostra massima ed esplicita apartiticita' e sempre piu' convinti che chiunque (sottolineando chiunque)difenda i nostri sacrosanti diritti sia il benvenuto,sproniamo tutte le forze di categoria sociale,enti,comitati,partiti e quant'altro ad unirsi per combattere sempre e comunque a fianco della gente.
l'acqua non si vende!!!

giovedì 15 aprile 2010

INVIATO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA!!!


Il Comitato Pro Acqua Gualdo mercoledì 14.03.2010 mediante il proprio legale
di fiducia l'Avv.Alessandro Fratini, ha depositato presso la Procura della
Repubblica di Perugia un pubblico esposto in merito all'approvigionamento
idrico della Frazione Osteria Cerasa,  mediante la conduzione nelle private
abitazioni di acqua non potabile.
Il Comitato ha ritenuto opportuno approfondire la situazione della predetta
frazione(anche dietro intervento della popolazione) sul piano di fatto e di diritto da un lato; volendo dall'altro lato
investire le competenti autorità affinchè chi di competenza, proceda a valutare
e verificare l'esistenza di eventuali responsabilità in merito alla non
potabilità delle acque utilizzate nell'abitato della Frazione Cerasa, così come
emerso dalle analisi chimico-fisico e batteriologiche commissionate dal Comiato
Pro Acqua Gualdo stesso.
Appare paradossale che nell'anno 2010 i cittadini-consumatori debbano
preoccuparsi della potabilità dell'aqua proveniente dal proprio rubinetto,
mentre i gestori dei servizi idrici provvedono ad elaborare complicatate
strategie finanziarie, contabili e industriali che influiscono sulle bollette,
senza tenere in dovuto conto il servizio idrico e l'adeguatezza delle reti di
fornitura e la salute dei cittadini.
Il Comitato Pro Acqua Gualdo non esclude il ricorso nelle prossime settimane,
anche alla Corte dei Conti ed alle autorità di controllo quali la Conviri, per
porre l'attenzione su un problema di rilevante importanza quale quello della
salubrità delle acque ad uso civile e domestico.
L'acqua e' un diritto inalienabile per ogni essere vivente!!!

il Comitato Pro Acqua Gualdo

giovedì 25 marzo 2010

"UFFICIALE" ACQUA NON POTABILE NELLA FRAZIONE DI CERASA


Acqua “non potabile” ad Osteria Cerasa

Questo è il responso dall’analisi qualitativa dell’acqua erogata in molte famiglie in località Cerasa. La piccola comunità si era rivolta al Comitato Pro Acqua Gualdo nel tentativo disperato di trovare qualcuno che si facesse carico delle proprie istanze e aiutasse la popolazione ad ottenere dopo circa 40 anni, come in ogni civile paese, acqua potabile in casa.
Questi abitanti vengono riforniti mediante un pozzo di acqua non potabile collegato alle loro abitazioni senza contatori e chiedono da anni, anche con esposto scritto a cui mai seguì risposta, che il loro problema venga risolto.
Vista la GRAVISSIMA ed INDEROGABILE situazione in cui si trova questa popolazione, il Comitato Pro Acqua Gualdo ha subito richiesto delucidazioni sulla vicenda a tutti i soggetti interessati: Amministrazione Comunale, ASL n1 e Umbra Acque. Concomitantemente ha anche fatto eseguire il controllo qualititavo dell’acqua erogata presso le abitazioni in questione, da cui è emerso che l’acqua è non potabile per l’alta carica batterica e la contaminazione da coliformi fecali.
Cosa deve ancora essere fatto affinché i soggetti preposti si facciano carico del SERISSIMO problema per la salute pubblica? Di chi sono le responsabilità? Chi gestisce il pozzo in questione? Chi aveva l’incarico di controllare qualitativamente l’acqua erogata presso civili abitazioni? Cosa ha rischiato la popolazione in questi anni? Cosa rischia tuttora?
Dopo il silenzio del Gestore su ogni questione sopra citata, la verifica che la ASL non fu mai incaricata di controllare la qualità di questa acqua da nessuno, il silenzio dell’amministrazione comunale che richiede SOLO ORA delucidazioni ad ATI e Umbra Acque, il Comitato Pro Acqua Gualdo ha deciso di farsi carico di tutte le istanze dei cittadini e di verificare ogni eventuale responsabilità mediante presentazione di esposto scritto alla Procura della Repubblica della Provincia di Perugia,alla CONVIRI e a tutti gli altri organi competenti in materia.

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

domenica 21 marzo 2010

20 MARZO A ROMA IL POPOLO DELL'ACQUA VINCE ANCORA






IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO HA PORTATO IERI UN PICCOLO MA TANGIBILE CONTRIBUTO SCENDENDO IN PIAZZA PER DIFENDFERE L'ACQUA DALLA PRIVATIZZAZIONE,PER SCONGIURARE OGNI FORMA DI PROFITTO E PER DICHIARARE CHE L'ACQUA NON E' UNA MERCE,CONTINUIAMO CON LA NOSTRA RACCOLTA FIRME PER MODIFICARE LO STATUTO COMUNALE E RIPORTARE IL NOSTRO ACQUEDOTTO AL COMUNE,PERCHE IL SERVIZIO IDRICO SIA UN SERVIZIO PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA,PER RICONOSCERE CHE L'ACQUA E' UN BENE COMUNE E UN DIRITTO UMANO UNIVERSALE.GRAZIE A TUTTI MA SOPRATTUTTO A PAOLO DEL FORUM NAZIONALE PER IL SUO LAVORO.

lunedì 8 marzo 2010

"GRAVISSIMO" Richiediamo Informazioni in merito all’erogazione acqua potabile e gestione Servizio Idrico in zona Cerasa, Comune di Gualdo Tadino (PG)

SE ACCERTATA SAREBBE UNA QUESTIONE GRAVISSIMA E ALLARMANTE!!! DI SEGUITO NOSTRA RICHIESTA.


Gualdo Tadino, 08 Marzo 2010
Spett.le Umbra Acque S.p.A.

Servizio Ambiente e Manutenzioni

A.S.L. n.1 Servizio Igiene Sanita Pubblica



OGGETTO: Richiesta Informazioni in merito all’erogazione acqua potabile e gestione Servizio Idrico in zona Cerasa, Comune di Gualdo Tadino (PG).

Egregi Signori,

Dietro segnalazione pervenuta al Comitato Pro Acqua Gualdo, siamo venuti a conoscenza di una problematica GRAVISSIMA ed INDEROGABILE che sembra affliggere da almeno 20 o 30 anni alcune famiglie in Località Cerasa.
Nella fattispecie sembrerebbe che parte della zona (in particolare quella collinare), risulta fornita di acqua tramite uno o più pozzi non potabili non appartenenti all’Acquedotto regolare di Osteria Cerasa, ed è per questo che in tale località sono sprovvisti di contatori e la bolletta di Umbra Acque non giunge alle utenze.
Inoltre, sempre per reclamo di alcuni cittadini, la suddetta acqua non giunge con regolarità durante tutto il corso dell’anno, in cui sembra mancare anche per mesi interi durante l’estate.
Con la presente, siamo quindi a richiedervi delucidazioni URGENTI in merito a TUTTE le problematiche qui sollevate, tenuto anche conto che gli abitanti del luogo hanno già inoltrato tale richiesta con esposto protocollato, a cui mai seguì riscontro di alcun genere ( Esposto del 03.06.09 prot. N. 16037).
Nel contempo, vista la eventuale gravità della questione, vi rendiamo noto che provvederemo a diffondere su mezzo stampa la nostra formale vertenza inoltrata a tutti i soggetti ivi menzionati.

Cordialmente


Comitato Pro Acqua Gualdo

sabato 27 febbraio 2010

IL CIELO E' SCURO SOPRA LINFEN,LA CITTA' PIU' INQUINATA DEL PIANETA,E' QUESTO CHE DOBBIAMO ASPETTARCI???

LINFEN (CINA)- Nella città più inquinata del mondo il sole si ferma, per qualche ora, tre giorni all'anno. Il resto della vita trascorre al buio. Non si distingue la notte da un mezzodì, o l'inseguirsi delle stagioni. Il cielo nero di un temporale è lo stesso di quello azzurro di un ottobre splendente. I condannati di Linfen, senza potersi chiedere troppi perché, si sono adattati. Quasi tutti, specialmente i bambini, vestono di nero. Fuori di casa, infilano le scarpe dentro sacchetti di plastica.
Nessuno gira senza cappello. Sopra le vie non pende alcun panno steso. Il nemico più visibile è la polvere.
Qui però non c'è la polvere volante che conosciamo. È, piuttosto, un muro nero di sabbia, terra, lapilli, una coltre spessa di cenere che senza sosta si accumula e ricopre ogni cosa, come una nevicata all'inferno. La gente preferisce confondersi con la tenebra, rinunciare ai colori e figuriamoci al bianco, per non vedere il veleno che la uccide.
Questo universo scuro e soffocante, cuore morente dei giacimenti di carbone della Cina, è l'immagine di come può diventare il pianeta, in pochi anni, se l'amore per la natura continuerà ad essere una bugia. È una tragedia sapere che al mondo è possibile che esista un luogo come Linfen: forse l'unico dove gli scolari non sanno come si disegna una luna, o un pugno di stelle.
Fino alla metà del secolo scorso, in Cina Linfen era conosciuta come "la città della frutta e dei fiori". Quattromila anni fa, fu la capitale del leggendario regno dello Yao, ricco di grano e di carpe che dal Fiume Giallo risalivano le acque del Fen. Oggi sulla superficie popolata da quattro milioni di persone, nella regione dello Shanxi, non c'è un albero e anche i crisantemi per le feste sono di plastica. La sua ricchezza è stata la sua rovina. Le colline attorno alla città custodiscono 260 miliardi di tonnellate di carbone.
In un decennio sono state aperte 2.598 miniere, grandi, piccole, autorizzate o illegali. Ogni anno vengono estratte 650 milioni di tonnellate di carbone, due terzi del fabbisogno nazionale. In un Paese dove il 70 per cento dell'energia elettrica deriva dal carbone, il serbatoio della crescita si è trasformato in uno spaventoso palcoscenico dell'annientamento.
Attorno alle miniere sono sorte raffinerie, stabilimenti siderurgici, fonderie, ogni genere di fabbriche e addirittura industrie alimentari che consumano 50 milioni di tonnellate di carbone all'anno. La popolazione è fatta di povera gente: minatori, operai, ex contadini invecchiati, famiglie di figli unici. Sono ammassati in case rotte che commuovono, nascoste tra montagne di detriti. Chi resta qui non ha alternative, ma sa che la sua vita durerà, per i più robusti, dieci anni in meno della media cinese.
Solo i proprietari delle miniere, o gli alti funzionari del partito, amano un posto così. Ci vengono un paio di volte alla settimana, per fare i conti di profitti favolosi. Non è la polvere, a spaventarli, ma l'invisibile. Nell'aria e nell'acqua sono disperse oltre 200 sostanze tossiche, in concentrazioni. pericolose per la vita. Ceneri, monossido di carbonio, azoto, arsenico, piombo. Tre milioni di individui risultano contaminati. Due bambini su tre soffrono di malattie respiratorie. Il tasso di neonati malformati e di cancro ai polmoni è il più alto del pianeta.
Il 52 per cento delle falde acquifere è "irreversibilmente compromesso". Miniere e industrie consumano una tale quantità d'acqua, che le abitazioni comuni ne sono sprovviste. L'arsenico, in dieci anni, ha bruciato ogni genere di coltivazione. Chi non muore avvelenato, scompare nelle miniere. In Cina, in cinque anni, le vittime di incidenti sono state poco meno di ventimila. A Linfen, negli ultimi tre anni, 470 in 49 disastri. Una mattina, un autunno fa, 128 persone sono state sepolte dal fango di detriti di ferro accumulati sopra un quartiere. Mai un colpevole.
Solo negli ultimi mesi la "città morta" ha iniziato a preoccupare il governo. Lu Guang, fotografo di coraggio straordinario, ha ritratto per la prima volta l'orrore. Miniere, nuvole di gas, fiumi rossi, campi inceneriti, aria nera. Ma soprattutto migliaia di volti, gli "spettri del mondo": bambini e adulti mangiati dai tumori, o stravolti da trombosi cerebrali per il consumo di acqua avvelenata, o mutilati nei crolli. Ventimila persone, sotto choc, in poche ore hanno espresso online il loro dolore, la vergogna, la rabbia di consumare la vita per un piatto di riso.

http://www.repubblica.it/ambiente/2009/12/14/news/il_cielo_e_nero_sopra_linfen_citta_piu_inquinata_del_mondo-1819772/

giovedì 28 gennaio 2010

PRIMO SIGNIFICATIVO TRAGUARDO SUL DEPOSITO CAUZIONALE



Dopo le decisioni prese dall’ATI 1 e 2 nell’assemblea del 30/11/09 in merito al pagamento del deposito cauzionale, siamo oramai certi che la nostra raccolta firme sia stata una formidabile spinta(la prima) alla riflessione degli organi competenti nei confronti del deposito cauzionale.

Nella suddetta seduta, infatti, sono state apportate novità molto importanti su questo versante: dall’esenzione dal versamento dell’aggiornamento del deposito per chi ha pagato regolarmente le bollette nell’ultimo biennio, all’abbattimento del 78% dell’ammontare del versamento per gli utenti svantaggiati fino alla restituzione del deposito cauzionale versato (con applicazione degli interessi attivi) agli utenti in regola coi pagamenti per cinque anni. E’ vero che il deposito continuerà ad essere richiesto ai nuovi utenti e che l’adeguamento verrà applicato agli utenti che nell’ultimo biennio non abbiano provveduto al pagamento delle bollette in maniera puntuale, cioè entro 10 giorni dalla scadenza riportata in bolletta,(ci sembra anche corretto questo essendo il deposito una tutela in questo senso per l'azienda) ma importantissimo e' che l’Assemblea dell’ATO 1 e 2 ha accolto la prima delle nostre obiezioni secondo cui l’adeguamento del deposito, applicato a tutti gli utenti che non effettuassero la domiciliazione bancaria, era in netto contrasto con la carta dei Servizi che prevede il principio di uguaglianza ed imparzialità di trattamento, indipendente dal metodo di pagamento.

Il Comitato si reputa molto soddisfatto per questa prima vittoria sul fronte deposito cauzionale, che secondo il nostro parere continua comunque ad essere un balzello ben costruito e macchinoso piuttosto che uno strumento a garanzia di corretto e puntuale pagamento delle cifre dovute.

Criticabili sono tuttora la mancanza di un’unica cifra valida per tutti gli utenti nell’arco degli anni, il costante aumento che trascina con sè l’adeguamento e le mancate norme per la sua restituzione : il deposito viene restituito dopo 5 anni se si è puntuali nei pagamenti, ma l’utente ne deve fare esplicita richiesta e le modalità di restituzione della somma versata non vengono stabilite (A rate? In un’unica soluzione?).

Il peso del reclamo a gran voce degli utenti di Umbra Acque e delle firme raccolte e presentate dal nostro Comitato è stato sicuramente avvertito nell’Assemblea delle ATI 1 e 2 e l’introduzione dei cambiamenti nel Regolamento lo testimoniano.

Il Comitato dopo questo primo traguardo e, prima di decidere altre azioni, è attualmente in attesa di ricevere il risultato completo della verifica della corretta applicazione o meno del deposito cauzionale, del suo continuo adeguamento e di tutta la componente tariffaria, anche mediante l’ingiunzione di buone pratiche ad Umbra Acque, da parte degli organi competenti a cui era stata fatta la richiesta di avvio istruttoria: Mister Prezzi, la Direzione Generale per la tutela del Consumatore presso la sede dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ( AntiTrust), la ConViRi(Comitato Nazionale Vigilanza delle risorse idriche) e,ultimamente alla Corte dei Conti.

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

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