sabato 25 giugno 2011

SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA MA QUANTO CI VORRA' ANCORA?


Negli ultimi giorni Umbra Acque ha recapitato a 69 mila «cattivi pagatori», un terzo degli utenti totali, una maxi cauzione in bolletta che va da 65 a 200 euro. In pratica, quattro milioni di euro che l’azienda terrà in pancia per far fronte a mancati pagamenti.In piu' alla fine dell'assemblea dell'Ati 2 del 24 giugno,è stato approvata un'altra stangata, quella del rimborso del canone di depurazione alle utenze che non hanno il servizio, che secondo loro per legge deve essere pagata dai cittadini che lo hanno!!!
Insomma, tra ieri e oggi, alro che effetto referendum di riduzine delle bollette!!! il connubio letale tra profitto (sperato) e rendita (certa), che determina il nostro sviluppo insostenibile fondato sulla religione della crescita, seguita a tenere in campo i suoi ventriloqui bipartisan. Si fa finta di niente e si ripete che, dopo il referendum, esiste la possibilità di scegliere fra pubblico, privato o misto. Finiamola prima che sia troppo tardi! Dopo il referendum c'è una sola via legittima: quella dei beni comuni che sono incompatibili con profitto e rendita.
MA QUANTO CI VORRA' ANCORA PER RIAPPROPIARCI DI TUTTO CIO'?

lunedì 20 giugno 2011

"LETTERA DI RECLAMO PER ENNESIMO DISSERVIZIO DEL NOSTRO GESTORE IDRICO"


PER CONOSCENZA E DIVULGAZIONE QUESTA E' LA LETTERA DI RECLAMO INVIATA VIA MAIL AL NOSTRO GESTORE IDRICO UMBRA ACQUE

GUALDO TADINO (PG) 20 GIUGNO 2011

CI VENIVA SEGNALATO CHE DA STAMATTINA (DA CIRCA LE ORE 10 FINO A DOPO LE 14) E' VENUTA A MANCARE L'ACQUA PRESSO LE ABITAZIONI DI VIA TAGINA E COLLEGATE,AVENDO TELEFONATO AL NUMERO VERDE (alle ore 17 e 20)L'OPERATORE NON HA SAPUTO DARE RISPOSTA,TENIAMO A PRECISARE CHE TALE DISSERVIZIO NON PUO' AVVENIRE SENZA UN MANCATO PREAVVISO DA PARTE DELL'AZIENDA E PER DI PIU' E' INAMMISSIBILE CHE PER L'ENNESIMA VOLTA RIPETIAMO PER L'ENNESIMA VOLTA CHE L'OPERATORE ADDETTO ALLA SEGNALAZIONI GUASTI NON SAPPIA DARE RISPOSTE IN MERITO,CI VIENE LEGITTIMO PORCI LA DOMANDA,A COSA SERVE IL NUMERO VERDE? A COSA SERVE FARE UN RECLAMO SE A RIMETTERCI E' SEMPRE E COMUNQUE L'UTENTE SENZA CHE NESSUNO SI ADOPERI PERCHE TALI DISSERVIZI NON SI RIPETANO E SENZA CHE NESSUNO PENSI AL DANNO CHE L'UTENTE RICEVE?
SPERIAMO ALMENO COME MAGRA CONSOLAZIONE DI SAPERE COSA SIA SUCCESSO E CI AUGURIAMO DI NUOVO CHE NON SI RIPETANO PIU' TALI DISSERVIZI.

IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

lunedì 13 giugno 2011

CHE SPETTACOLO!!! IL POPOLO DELL'ACQUA HA VINTO!!!

DOPO IL CLAMOROSO SUCCESSO NEL NOSTRO COMUNE ORA A LIVELLO NAZIONALE ALTRA SPLENDIDA VITTORIA,ADESSO ASPETTIAMO CHE L'ITER VADA AVANTI E DI CORSA!!!
DI SEGUITO COMUNICATO STAMPA COMITATO ITALIANO DEL CONTRATTO MONDIALE SULL'ACQUA!!!

Dopo il successo raggiunto a livello di quorum e di partecipazione dei cittadini italiani a sostegno dei due quesiti referendari sullacqua proposti dal Comitato Promotore nazionale, il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sullacqua, che è stato tra i soggetti più attivi e che fa parte dei 42 promotori dei quesiti, desidera ringraziare i Comitati territoriali aderenti al Contratto Mondiale nelle principali Regioni italiane (Lombardia, Liguria, Toscana, Puglia, Campania, Sicilia) che in questi mesi si sono prodigati per favorire la più ampia mobilitazione.

Un sentito ringraziamento va soprattutto alle centinaia di comitati ed a quei cittadini che in ogni parte dItalia hanno sostenuto la campagna referendaria e le iniziative del Comitato referendario 2 Si per lacqua bene comune”.

Il 57% di affluenza e oltre il 90% dei consensi a sostegno dei quesiti referendari ha confermato che la proposta lanciata 10 anni fa dal Contratto Mondiale con il Manifesto italiano dell’acqua (per ottenere il riconoscimento dell’acqua come diritto umano universale e come bene comune, patrimonio dell’umanità), era una sfida vincente e condivisibile anche in Italia, come ha dimostrato il consenso con cui gli italiani hanno sostenuto la visione cultura e politica dell’acqua proposta dai due quesiti referendario, dichiara Rosario Lembo a nome del Comitato Italiano.

Il successo referendario obbliga ora la classe politica italiana ed il Parlamento ad inserire tra le priorità dellagenda politica nazionale, la definizione di una nuova politica dei servizi pubblici locali ed in particolare dellacqua come bene comune primario, come diritto umano, da garantire a tutti i cittadini.

La richiesta che il Comitato italiano rivolge al Governo ed al Parlamento, se vuole rispettare la volontà e lindirizzo politico emerso dal risultati referendari, è anche quella di annullare o di prorogare la scadenza del 31 dicembre 2011 prevista dal Decreto Calderoli che, dichiarando decadute le Autorità d’Ambito territoriale, sottrae alla sovranità dei Comuni la possibilità di beneficiare della facoltà di scelta reintrodotta dalla abrogazione del Decreto Ronchi, intervenuta con il successo del primo quesito referendario.

Ai comitati territoriali ed ai comitati dellacqua che sono stati la struttura portante di questo successo referendario, nel ringraziare per lo spirito per il contributo dato, come Comitato italiano desideriamo ricordare che la vittoria referendaria è solo il primo passo verso la ripubblicizzazione dellacqua come servizi privo di rilevanza economica; occorre infatti continuare a monitorare le specifiche situazione locali e sopratutto i comportamenti delle Regioni che entro il 31 dicembre 2011 saranno chiamate a mettere mano alla riorganizzazione dei servizi idrici. Diverse sono le situazioni che necessitano di attenzione, in primis la Lombardia ma anche la stessa Puglia.



Il Comitato italiano per il Contratto Mondiale sullacqua, assieme allintero movimento dellacqua, è pronto ad affrontare questa nuova sfida politica , al fianco dei Comitati territoriali a difesa della gestione pubblica dellacqua.

mercoledì 8 giugno 2011

ANCHE QUESTO PUO' SUCCEDERE IN UN IMPIANTO A BIOMASSE O INCENERITORE CHE SIA,PENSIAMOCI!!!

Un celebre produttore di riso è agli arresti domiciliari, coinvolto in un'inchiesta della Dda di Milano su un traffico illecito di rifiuti con al centro un inceneritore che avrebbe dovuto produrre energia pulita, bruciando biomasse, ma che in realtà avrebbe smaltito anche sostanze pericolose. Per non bloccare poi il flusso degli incentivi pubblici, secondo l'accusa,il patron del gruppo alimentare,avrebbe avallato il pagamento di tangenti ad alcuni funzionari del Gestore dei servizi energetici (Gse) di Roma.

Gli arrestati. In carcere, su ordine del gip milanese, Stefania Donadeo, è finito un funzionario del Gse dell'epoca, gestore pubblico che acquistava l'energia prodotta dall'inceneritore situato a Pavia. Gli arresti domiciliari sono stati disposti anche per un'altro funzionario del Gse,e per un consulente energetico e oltre ad un commercialista del noto Gruppo. Tutti accusati, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, truffa, frode in pubbliche forniture e corruzione.

Le accuse. L'inceneritore era stato sequestrato lo scorso novembre, nell'ambito delle indagini condotte dal Corpo forestale. L'impianto avrebbe dovuto produrre energia pulita dagli scarti del riso e da fonti rinnovabili, ma in realtà all'interno, stando alle accuse, venivano buttati anche legno, plastiche, imballaggi e fanghi di depurazione. In più, dalle indagini era emerso anche un problema per la sicurezza alimentare: la famosissima azienda avrebbe mischiato la lolla, cioè la parte del riso che racchiude i chicchi, agli altri rifiuti e alle scorie di combustione, in parte bruciandola ma in parte anche rivendendola poi ad alcuni allevamenti zootecnici in Lombardia, Veneto e Piemonte, dove sarebbe stata usata come lettiera per gli animali. Gli investigatori, inoltre, mettono in rilievo come l'inceneritore avesse anche ottenuto il permesso, "con provvedimenti autorizzativi della Provincia e della Regione di dubbia legittimità", di bruciare anche "variegate tipologie di rifiuti", oltre alla lolla di riso.

La confessione. A novembre, fra gli altri, era stato arrestato il presidente della nota azienda. Ed è stato proprio lui, con le sue dichiarazioni ai magistrati nei mesi successivi, a tirare in ballo il massimo dirigente.aveva raccontato agli inquirenti di aver pagato complessivamente una mazzetta da 115mila euro per fare in modo che la Gse di Roma non pretendesse la restituzione di 7 milioni di euro nell'ambito di un contenzioso aperto tra le due società, dopo una verifica all'impianto del maggio 2009 che aveva accertato irregolarità nello smaltimento. Tangenti, pagate con il pieno avallo e sostegno del patron dell'azienda.

Le intercettazioni.
Una conferma del quadro accusatorio è arrivata con le intercettazioni. "Tutto il Gse lubrificato", diceva al telefono il consulente energetico, riferendosi, secondo gli investigatori, alle mazzette usate per oliare il gestore pubblico. E anche il direttore tecnico della societa', avrebbe confermato il pagamento di tangenti, coperte con il pagamento di una fattura a favore di una società americana, individuata da un noto commercialista.

Estranei ai fatti". Il Gse, "nel dichiararsi estraneo rispetto a eventuali comportamenti attuati da singoli in difformità ai principi di etica professionale e di legalità", fa sapere di avere "già posto in essere, in via cautelativa, tutte le misure che allo stato possono essere intraprese a tutela dell'azienda".

martedì 7 giugno 2011

"COMPLETAMENTO AFFISSIONI MANIFESTI"

DA IERI STIAMO AFFIGGENDO I MANIFESTI PER LA PROPAGANDA AL "REFERENDUM"(PURTROPPO DOVEVANO FARLO ALTRI CAPIAMO CHE E' TARDI MA NON E' CERTO COLPA NOSTRA) OGGI COMUNQUE CERCHEREMO DI TERMINARE...MA L'AIUTO RICHIESTO PURTROPPO NON E' STATO ASCOLTATO,CI DISPIACE DI QUESTO PERCHE TUTTI NOI ABBIAMO UN LAVORO,UNA FAMIGLIA E SPENDIAMO TEMPO E DENARO PER LA COLLETTIVITA',SPERO TANTO CHE UN GIORNO ALMENO TUTTI I NOSTRI SFORZI VENGANO CAPITI DALLA POPOLAZIONE.
CI BASTA QUESTO!!!

Ricordiamo che l'importante appuntamento referendario riguarda quattro quesiti, i cui decreti presidenziali di indizione sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2011. Le denominazioni sintetiche, formulate dall’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, in relazione a ciascuno dei quattro quesiti referendari dichiarati ammissibili, sono: a) referendum popolare n. 1 – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione; b) referendum popolare n. 2 – Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma; c) referendum popolare n. 3 – Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme; d) referendum popolare n. 4 – Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

IL COMITATO PRO ACQUA GUALDO

venerdì 3 giugno 2011

REFERENDUM 12 e 13 GIUGNO ANDIAMO A VOTARE,E' UN NOSTRO SACROSANTO DIRITTO



PER I TUOI DIRITTI E IL TUO LAVORO
PER DIFENDERE TUTTI I SERVIZI E L’ACQUA PUBBLICA,PERCHE L'ACQUA E' UN BENE COMUNE E UN DIRITTO UMANO UNIVERSALE!!!

PER DIFENDERTI DAL NUCLEARE,PER NON TORNARE INDIETRO MA GUARDARE AL FUTURO VOTA SI IL 12 E 13 GIUGNO.

Non tutti sanno che il cosiddetto referendum sull’acqua pubblica riguarda anche la privatizzazione e “messa a mercato” dei servizi ambientali.

Votare SI, significa abolire la norma “Ronchi” che impone una privatizzazione selvaggia delle società e della gestione dei servizi ambientali locali (oltre che dell’acqua, dell’energia, dei trasporti locali). Un peggioramento che riguarderebbe sia per chi lavora nelle ex municipalizzate, sia nelle società private.

Votare SI, significa difendere i propri diritti: se i processi di mercificazione del ciclo rifiuti continueranno a crescere vi sarà più sfruttamento, ristrutturazioni, servizi peggiori e più costosi.

IMPORTANTE E’ VOTARE E FAR ANDARE A VOTARE
PER SUPERARE IL QUORUM DEL 50%
E RENDERE VALIDO IL REFERENDUM

La vittoria dei SI è una vittoria di democrazia, un importante occasione per contrastare i processi di privatizzazione dei beni e servizi pubblici.

VOTA E FAI VOTARE AL REFERENDUM...

PS. AVEVAMO RICHIESTO TEMPO FA'I MANIFESTI E IERI SERA (04/06/2011)LI ABBIAMO PRESI,E' UN PO' TARDI MA DA DOMANI LI AFFIGGEREMO PER LA CITTA',CI SERVIREBBE AIUTO,CONTATTATECI...

COMITATO PRO ACQUA GUALDO

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